REDAZIONE MILANO

Bambini vegani, ecco la guida dei pediatri. Brambilla: "Non colpevolizzare genitori"

Gli esperti: "Non discutiamo le scelte delle famiglie ma vogliamo la certezza che uno specialista segua il bambino in un regime alimentare che può essere pericoloso se non controllato"

Dott.ssa Lisa Mariotti, dott. Luca Bernardo, on. Michela Vittoria Brambilla

Milano, 8 novembre 2019 - "Troppo spesso i genitori che decidono di adottare anche per i figli una dieta vegetariana o vegana vengono lasciati soli e spesso colpevolizzati, e una mamma sola finisce per ricorrere al fai da te". Queste le parole di Michela Vittoria Brambilla, deputata di FI, presentando il manuale 'Rapanello e cipollina - I bambini verdi', realizzato a cura di medici esperti del settore, Luca Bernardo, Lisa Mariotti e Gian Vincenzo Zuccotti. "Finalmente le mamme vegane non sono più sole, e devono ricordarsi che noi pediatri non giudichiamo ma aiutiamo e possiamo fare crescere i loro bambini come gli altri", ha spiegato il prof. Bernardo, direttore della Casa pediatrica del Fatebenefratelli, che ha presentato la pubblicazione nel corso del convegno 'Hot topics in pediatria e neonatologià. 

"La dieta vegana e vegetariana sin dall'età infantile e adolescenziale è un'opzione riconosciuta dal Ministero della Salute, naturalmente deve essere studiata e pianificata correttamente per garantire il giusto fabbisogno nutrizionale con la supervisione di un pediatra competente", ha aggiunto Brambilla, ricordando che i suoi tre figli "non mangiano carne" e che "l'Italia è fra i Paesi europei con il maggior tasso di obesità: certe merendine e fast food sono più pericolosi di soia e tofu".

"Molte delle persone che fanno queste scelte - avverte Bernardo - non hanno un’adeguata preparazione che consenta loro di equilibrare l’apporto di nutrienti. Tuttavia questi regimi alimentari, se pianificati correttamente, possono essere adatti ad ogni persona in qualunque fase della vita, anche nei periodi più delicati come la gravidanza, l’allattamento ed il divezzamento”. Proprio perché la variabilità delle abitudini dietetiche dei vegetariani rende essenziale valutare in modo individualizzato l’adeguatezza della dieta, nella Casa Pediatrica del Fatebenefratelli di Milano è nato il primo ambulatorio pubblico di nutrizione pediatrica vegetariana (latto-ovo-vegetariana e vegana), nella convinzione - prosegue il direttore della Casa pediatrica - che questa alimentazione non convenzionale non debba essere demonizzata, ma compresa e facilitata nella sua quotidiana realizzazione supportandola sotto il profilo scientifico. Un grazie sentito va, dunque, a tutti coloro che hanno partecipato alla redazione di questo libretto”. “Le proteine di origine vegetale introdotte con la dieta vegana - sottolinea Zuccotti - presentano una ridotta digeribilità e una inferiore concentrazione di aminoacidi essenziali rispetto a quelle animali. Per superare tale limite, la dieta vegana deve contenere una maggiore varietà di fonti proteiche, in modo che i pregi delle proteine di un alimento possano compensare le carenze di un altro. Il deficit di vitamina B12 è la carenza più importante di una dieta vegana, poiché gli alimenti che la compongono ne contengono meno del 20% della Dose Giornaliera Raccomandata (RDA). E’ pertanto raccomandata un’adeguata integrazione per via orale (sono disponibili preparati in gocce o compresse) in una o più dosi giornaliere. Altre criticità - prosegue - riguardano il ferro e lo zinco, di cui occorre facilitare l’assorbimento aumentando l’assunzione di alimenti ricchi di vitamina Infine per i vegani, che non possono contare sull’apporto di calcio del latte e dei latticini, diventa importante quello delle acque minerali, dei legumi e della frutta secca”. “La prima cosa che si riscontra nell’alimentazione veg - puntualizza la dottoressa Mariotti - è che ci sono raccomandazioni particolari per alcuni nutrienti che possono non essere presenti nei vegetali, o presenti in quantità insufficiente, fra questi ricordiamo soprattutto il calcio, la vitamina B12, gli Omega3. La vitamina D, importante nella fissazione del calcio, è indispensabile per la formazione di ossa e denti: si assume in piccola parte da alimenti di origine animale ricchi di grassi, ma la principale fonte di assunzione è la luce solare. Quanto agli Omega3, grassi cosiddetti essenziali, in quanto il nostro organismo non può produrli autonomamente, si trovano in abbondanza nei pesci ed in alcuni vegetali come la frutta secca ed i semi oleaginosi. Sarà cura di chi segue un regime veg introdurli con attenzione nella propria dieta. Il servizio che offriamo nella Casa pediatrica - conclude la nutrizionista - ha un senso preciso: non discutiamo le scelte delle famiglie ma vogliamo la certezza che uno specialista segua il bambino in un regime alimentare che può essere pericoloso se non controllato”.