GIULIO MOLA
Cronaca

Inter e Milan, storia (e luoghi) di un derby lungo 115 anni. Così Milano è cambiata insieme alla sua stracittadina

La mappa ideale dei luoghi che hanno fatto la storia dei due club. Il primo derby si disputò il 10 gennaio 1909 a Chiasso, in Svizzera: la partita finì 2-1 per il Diavolo

Tifosi interisti e milanisti, l'attesa è finita

Tifosi interisti e milanisti, l'attesa è finita

Milano – Centoquindici anni di derby. Luoghi, tradizioni, partite dove per oltre un secolo si è scritta la storia (non solo sportiva) del capoluogo lombardo. Nella lunga settimana che precede il match, annusi ovunque l’aria della stracittadina, che fra poche ore per la prima volta parlerà americano. Un duro colpo per i più nostalgici, ma spesso negli ultimi lustri Inter-Milan è stata multietnica. Del resto anche in questa prima domenica d’autunno gli italiani in campo forse si conteranno sulle dita di una mano, e saranno quasi tutti nerazzurri. Per questo motivo, riavvolgendo il nastro della memoria si ricordano con un pizzico di malinconia i tempi che non torneranno più. Alzi gli occhi, cammini per strada, rivedi vecchie foto in bianco e nero e ripensi a come è cambiata questa sfida negli anni. Vengono così in mente decine di posti dove il derby è nato ed è stato plasmato. Strade, vicoli, piazze, botteghe, pasticcerie e ristoranti. E poi le sedi dei club, gli stadi, le terrazze per gli eventi. Basta poco per disegnare una mappa virtuale e raccontare la stracittadina di Milano. Casciavit (i rossoneri) da una parte, bauscia (gli interisti) dall’altra: due anime divise per questioni di campanile, fra gioie e delusioni. Successi e fallimenti. Ma con l’identica passione.

Tutto cominciò all’Hotel du Nord et des Anglais, piazza della Repubblica: lì 125 anni fa Herbert Kilpin e Alfred Edwards fondarono il Milan Football and Cricket Club. Nove anni più tardi e due chilometri più in là, tra i tavoli del ristorante “L’Orologio“ di via Mengoni, veniva alla luce la società “rivale”, F.C. Internazionale. I primi calci nerazzurri in corso di Ripa Ticinese, sulla sponda del Naviglio, dove una barchetta recuperava i palloni calciati in acqua, coi tifosi raggruppati sulla linea del fallo laterale. Tanta calce e porte spoglie di reti al vecchio Trotter di via Doria, il campo dei primi anni rossoneri.

Anche se il primo derby (un’amichevole) si disputò il 10 gennaio 1909 non in Italia, bensì a Chiasso, in Svizzera. Vittoria del Milan per 2-1. Da quel giorno, Inter e Milan si sono sfidati in 239 occasioni ufficiali, calcando diversi campi di Milano (e due soli all’estero: Pechino, nella Supercoppa 2011, e Riad per lo stesso trofeo nel 2023): dopo i primissimi derby in zona Porta Monforte (terreno di gioco dove erano soliti giocare i rossoneri), si passò all’Arena Civica, nel campo di via Goldoni solitamente utilizzato dall’Inter e in quello di viale Lombardia. Mentre il primo derby disputato a San Siro risale al 19 settembre 1926, amichevole vinta dall’Inter per 6-3.

Col passare degli anni cominciarono i “traslochi”, e non solo degli stadi. Dalla “Fiaschetteria Toscana” di inizio secolo passando per via Meravigli, e poi l’elegante sede di via Turati 3 fino al palazzone di via Rossi con vista sul Portello, la “casa” del Milan ha cambiato spesso indirizzo. Indimenticabili gli anni di due leggende, come il Mago e il Paròn. La Pasticceria “Cova” diventò quartier generale degli uomini di Herrera, mentre Rocco scelse via Amedei e il ristorante “L’Assassino”, molto amato anche da Adriano Galliani nei suoi primi anni da ad del Milan quasi quanto “Giannino”, altro storico ritrovo dei rossoneri dopo ogni vittoria nella lunga epopea del Cavaliere.

Tanti i luoghi pubblici e gli esercizi commerciali rimasti nel cuore dei tifosi: Jannacci e Pozzetto, rossoneri doc, stabilirono negli Anni Settanta il loro covo alla “Pasticceria Gattullo" di Porta Lodovica, mentre viale Bligny diventò la location dove furono ospitate le riunioni della “Fossa dei Leoni”, cuore pulsante della Sud. Senza dimenticare la cantina scalcagnata di un ristorante al civico 86 di via Monterosa che nel 1962 gli zii materni di Diego Abatantuono adibirono a ritrovo per comici poco più che dilettanti. Quel club si chiamava “Derby”.

La dinastia Moratti è invece cresciuta nella storica sede di Foro Bonaparte prima di traslocare in zona San Babila, inizialmente in via Durini e poi in corso Vittorio Emanuele. Massimo pranzava con l’avvocato Prisco al “Santa Lucia”, a pochi metri dagli uffici della Saras. Il resto è storia dei giorni nostri: Barbara Berlusconi fu la promotrice di Casa Milan, inaugurata poco più di dieci anni fa. Steven Zhang, prima di passare la mano al fondo statunitense Oaktree, ha preferito viale della Liberazione per uffici con bella vista su Gae Aulenti. Il Milan è da tempo a stelle e strisce. Da oltre due anni c’è Gerry Cardinale, che a Milano si vede raramente e nei soliti alberghi vicino piazza della Repubblica. Forse stasera non sarà a San Siro dove si parlerà americano. Un altro derby, ma sempre derby. Appuntamento al “Baretto“ vicino alla porta 1. Una birra e poi tutti dentro. Pronti a gioire.