MATTIA TODISCO
Cronaca

Verso Inter-Milan, l’analisi di Albertosi: sfida senza favoriti, ma se non gira Leao per i rossoneri è difficile”

Ho avuto la fortuna di vincere questa partita diverse volte in carriera La gente sugli spalti diventa matta se ce la fai

Enrico Albertosi

Enrico Albertosi, 84 anni, cuore rossonero

Milano – Enrico Albertosi, che emozioni le dava giocare il derby di Milano?

“I derby sono sempre dIfficili, tutte e due le squadre ci tengono a vincere. Io di stracittadine ne ho vinte tante, in Coppa Italia e campionato. Ti dava grande soddisfazione, vincere un derby è meraviglioso. Ci sono 80mila persone che ti guardano dagli spalti e che se vinci diventano matte. C’è tutto il discorso della rivalità cittadina”.

Grande rivalità anche fuori dal campo?

“Non così tanta, ai miei tempi uscivo volentieri con Bellugi, Facchetti, anche perché li conoscevo in nazionale e questo ci univa. Amici prima di entrare, poi durante la partita ognuno tirava acqua al suo mulino”.

Quale derby ricorda con particolare gioia?

“C’è stato quello dell’anno in cui abbiamo vinto il campionato della stella: perdevamo 2-0 e De Vecchi ha fatto doppietta in dieci minuti. E non è che ne segnasse tanti, di gol...”.

Aggiungiamo che lei parò un rigore... Ma davvero il derby è senza pronostico?

“È vero. Persino nel momento attuale. È una partita fatta di momenti, se li riesci a sfruttare vinci. Fai un errore e l’avversario ti punisce”.

Ci sarà il tutto esaurito sugli spalti, nonostante i biglietti disponibili fossero arrivati fino alla vendita libera. Vede un po’ di disaffezione in questo?

“Ci vedo sicuramente i costi troppo alti tra le motivazioni. E poi siamo alla quinta di campionato. È un derby, ma non è decisivo per il campionato”.

Lei, da osservatore esterno, si è un po’ allontanato dal calcio.

“Un po’ sì, perché non mi fa più divertire tanto. Avendo giocato tanti anni mi piaceva vedere una partita, adesso non mi piace più tanto questo voler sempre andare indietro col pallone, non c’è uno che salta l’uomo. Io la davo al difensore e poi si andava subito dall’altra parte del campo dove c’erano quelli che segnavano. Adesso ci arrivano spesso su punizione, corner, una ribattuta. Non ne vedo più tanti”.

Per il derby di Milano farà un’eccezione?

“Sì, per il derby sì. Anche se per quel che ho visto contro il Liverpool non è che il Milan mi sia piaciuto molto. Gli inglesi si sono dimostrati molto più forti del Milan. I rossonero vanno troppo a corrente alternata. Se gli gira Leao possono fare gol, altrimenti diventa difficile. È una squadra troppo dipendente dalla fascia sinistra”.