Omicidio di Cologno. Il figlio Daniel, ragazzo schivo e sofferente

Una vita difficile segnata dalla morte del padre, un lavoro da cassiere e l’omicidio della mamma

Daniele Gandolfo e a destra il palazzo dove viveva con la madre e le sorelle

Daniele Gandolfo e a destra il palazzo dove viveva con la madre e le sorelle

Cologno (Monzese) - "Questa tragedia si poteva evitare". Lo dicono i vicini di casa di Maria Begoña Gancedo Ron, che ieri sono stati svegliati alle prime luci dell’alba dalle sua urla. Sconvolti e senza parole, quando hanno capito che, dai loro letti, non avevano ascoltato una semplice lite famigliare. Ma un omicidio in presa diretta. "Avevamo chiamato le forze dell’ordine già ieri (lunedì, ndr) verso mezzogiorno – raccontano addolorati gli abitanti di via Bergamo –. Il figlio era sceso tutto agitato in strada, forse aveva già litigato con la madre. Se l’era presa col postino, aveva dato in escandescenze, non voleva che consegnasse le lettere. Ci eravamo allarmati e così avevamo chiesto l’intervento dei carabinieri". E i militari erano subito arrivati, insieme ai soccorsi. "Lo hanno portato via e poi è tornato – spiegano ancora i vicini di casa –. Si poteva evitare questo tragico epilogo".

Ieri alle 4,30 di mattina, il nuovo episodio. "Ricordo una voce maschile e poi le urla fortissime di Maria", continua un altro vicino di casa. Un’escalation cominciata 24 ore prima, come racconta un’anziana del palazzo. "Anche ieri pomeriggio (lunedì per chi legge, ndr) hanno litigato tantissimo. Era arrivata anche l’autoambulanza. Poi è ripreso tutto verso le 2 di notte, quando madre e figlio hanno cominciato a battibeccare, in modo sempre più violento. Ma mai avrei pensato che sarebbe finita così. Lui è un ragazzo schivo, di poche parole. Non salutava mai nessuno. Lei era una brava persona, molto gentile".

Un altro signore conferma i due giorni pieni di tensione tra le mura di via Bergamo 7. "Dall’appartamento si sentivano già dal pomeriggio le urla del figlio. Io abito qui da tredici anni: era la prima volta che li sentivo litigare. Mi sembravano una famiglia tranquilla, nonostante i gravi problemi che avevano affrontato".

Il pensiero dei vicini di casa ora è rivolto alle due ragazze rimaste orfane. "È una tragedia nella tragedia. Questa famiglia aveva già sofferto tantissimo. Forse il ragazzo andava aiutato in altri modi, ci voleva un altro supporto. Forse, dopo l’episodio di ieri, questo finale poteva essere evitato"

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