REDAZIONE MILANO

Dall’operazione Contramal al dossier: è in oltre metà degli oppiacei sequestrati

Sotto la lente del World Drug Report 2022. E venduto in armadi sigillati

Dall’operazione Contramal al dossier: è in oltre metà degli oppiacei sequestrati

Secondo il World Drug Report 2022 delle Nazioni Unite per il controllo del consumo di droghe e la prevenzione del crimine, l’abuso di oppiodi sintetici rappresenta una vera e propria "epidemia". In particolare, "l’uso non medico del tramadolo – si legge nell’ultima indagine realizzata da Unodc (The United nations office on drugs and crime) - in Africa settentrionale e occidentale, nel Vicino e Medio Oriente e nel sud est asiatico continua a porre gravi rischi per la salute". È un ottimo antidolorifico, può essere adoperato in modo illegale come stupefacente: ad elevate quantità genera un’euforia simile alle anfetamine. E se in Africa il fenomeno "si sta espandendo", "ci sono indicazioni di utilizzo non medico" del medicinale "anche in Nord America ed Europa" secondo il report di Unodc. Di più: il tramadolo rappresenta a livello globale "il 55% degli oppioidi farmaceutici sequestrati fra il 2016 e il 2020". Sotto accusa nello stesso report è pure il fentanyl, un oppioide sintetico 100 volte più potente della morfina, che dilaga in Nord America dove ha causato un’ondata di overdose. In Italia non ci sono dati certi sull’utilizzo di tramadolo per scopi non medici. Secondo l’ultimo rapporto Osmed dell’Aifa, relativo al consumo di farmaci nel 2021, il consumo del medicinale è in leggero calo rispetto all’anno precedente (-3,1%). Va ricordato però che, in quell’anno, non era ancora soggetto a monitoraggio speciale. Dall’8 novembre è entrato in vigore il Decreto ministeriale del 29 luglio scorso che ha inserito il tramadolo nelle Tabelle delle sostanze stupefacenti. "Per la vendita di fiale di tramadolo è obbligatoria la registrazione sul registro speciale e la conservazione delle forme iniettabili va fatta in un armadio chiuso, come già avviene con la morfina" spiega un farmacista di zona Ticinese. Per le pastiglie e le gocce è confermato l’obbligo di prescrizione medica.

Le cronache di un mese fa riportavano il caso della vendita di pastiglie di tramadolo nei boschi del Varesotto da parte di pusher nordafricani che lo spaccerebbero come una sorta di "droga dei poveri". Nel 2018 i carabinieri del Nas di Milano avevano smascherato un traffico illecito di farmaci che aveva portato a 13 arresti per associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dell’Erario e ad aziende farmaceutiche, autoriciclaggio, ricettazione di farmaci. Al centro della rete ricostruita dagli inquirenti la farmacia Caiazzo, colpita prima da un’interdittiva antimafia e poi finita sotto sequestro quell’anno su richiesta della Procura. L’operazione nota come "Contramal" era partita proprio da anomalie segnalate per la prescrizione di questo farmaco. Indagando ci si era accorti che era solo uno dei farmaci e il problema era il meccanismo fraudolento messo a punto per la vendita di medicinali appetibili destinati a mercati esteri illeciti, per lo più africani, mediorientali e asiatici. A.L.