
Lo “Spazio salute“ della Caritas in via Marcelline 37 è aperto dalle 18 alle 20
Cernusco sul Naviglio (Milano) – Cure per gli invisibili, Caritas Cernusco apre “Spazio salute“: assistenza per chi non ha la tessera sanitaria. Italiani, stranieri, fantasmi costretti a rivolgersi al ponto soccorso - dove l’obbligo di assistere chiunque è legge - per ogni cosa. "Non ci sostituiamo agli altri servizi sanitari aiutiamo chi oggi non ha niente", spiega Lorenzo Guzzi, presidente dell’organizzazioni in città.
In via Marcelline 37, negli spazi dell’ex boutique solidale, ogni martedì, dalle 18 alle 20 ci sono due volontari, un medico e infermiere. L’ambulatorio è al lavoro dai primi di luglio "e sono già arrivati in tanti". Qui si possono ricevere medicazioni, prescrizioni di farmaci, "parliamo di persone che non hanno il dottore di famiglia" e nei casi più gravi vengono indirizzati in ospedale. "Li aiutiamo anche a districarsi nella burocrazia, non è sempre facile, per molti è una vera corsa a ostacoli".
Si realizza così un altro pezzo del Centro della Carità, aperto in via San Francesco lo scorso novembre. Una sede che ha riunito supermercato e punto vestiario, un quartier generale del bene costato 200mila euro, tutto frutto di donazioni. Qui, un esercito di 150 volontari assiste quasi 300 famiglie, la metà italiane, la povertà aumenta anche nella città fra le prime 10 più ricche della Lombardia. "Il fenomeno non accenna a diminuire - conferma Guzzi - lo tocchiamo con mano ogni giorno dal nostro osservatorio".
In cima alla lista dei bisogni ci sono i pilastri della vita, casa e lavoro, e proprio per dare una risposta alla necessità di mettersi un tetto sopra la testa, "abbiamo avviato un progetto di housing sociale con il Comune e adesso due mamme con i loro due figli abitano nel nostro appartamento per le emergenze". Altre abitazioni sono in arrivo. Come tutte le iniziative, "lo scopo è accompagnare all’autonomia chi attraversa un periodo complicato". Vale per il "nido", per la spesa e anche per vestiario e accessori. Aiuti temporanei, "prima di rimettersi in carreggiata e permettere ad altri in crisi di poter contare sulle stesse opportunità". Una filosofia vincente "dietro la quale c’è un lavoro enorme - dice Guzzi - un progetto personalizzato diverso per ogni caso, prima di tutto per riconquistare un reddito che permetta di tornare a vivere con dignità".