Bollettino Covid: più casi a Milano e Monza. In netto calo Varese

In 24 ore 2.928 positivi, di cui 1.134 nella città capoluogo. Ma in Lombardia scende il numero dei ricoveri

Emergenza Covid a Milano, il checkpoint di via Novara

Emergenza Covid a Milano, il checkpoint di via Novara

Milano, 19 novembre 2020 - L'epidemia di Coronavirus rallenta la sua corsa: crescono i nuovi casi in tutta Italia, ma anche i tamponi.  In 24 ore, nel Milanese sono stati regsstrati 2.928 positivi, di cui 1.134 a Milano città.  Ieri erano rispettivamente 2.565 e 675.

Bollettino Covid Lombardia 

Oggi in Lombardia si sono registrati 7.453 casi di Coronavirus (di cui 516 ‘debolmente positivi’ e 101 a seguito di test sierologico) e 165 morti. Dall'inizio dell'epidemia i decessi hanno superato quota 20mila (20.015), ieri erano 182. I tamponi effettuati sono stati 37.595, in totale 3.682.509. Mercoledì, a fronte di 38.100 tamponi effettuati, erano emersi 7.633 positivi. Nuovamente in calo - seppur in maniera lieve - il rapporto casi-tamponi: sceso dello 0,2% dal 20% di ieri al 19,8% di oggi. Per quanto concerne la pressione sugli ospedali incremento di 12 nelle terapie intensive (915 in totale), in calo di 32 gli altri ricoveri (scesi a quota 8.291). I guariti/dimessi sono aumentati di 3.791 per un totale di 172.847, di cui 7.351 dimessi e 165.496 guariti. Per quanto riguarda le province, il maggior numero dei positivi si trova sempre a Milano. Seguono Monza e Brianza con + 873 (ieri +677) ; Varese +657(ieri +1.683) ; Como +645 (ieri +795); Brescia +556 (ieri +351) e Pavia +406 (ieri +395) . Poi, Bergamo con +275 (ieri +257) e Cremona con +227 (ieri +188) . E ancora, Lecco +197 (ieri +132) ; Sondrio +186 (ieri +37) ; Mantova +184 (ieri +239) e Lodi +164 (ieri +134) . 

Covid, i dati del 19 novembre in Lombardia
Covid, i dati del 19 novembre in Lombardia

Lombardia, -32 ricoveri: "Inizia la discesa?"

"Un nuovo piccolo segnale di miglioramento - ha scritto su Facebook il governatore Attilio Fontana in merito al dato dei ricoveri -. Potrebbe essere un dato isolato o l'inizio della discesa, i numeri non sono alti come l'ondata che abbiamo affrontato a marzo, ma i nostri ospedali si stanno occupando con enorme impegno di 8.291 persone ricoverate e 915 pazienti in terapia intensiva", ha aggiunto. Consolidare il segno "meno" su questi due numeri "è la nostra assoluta priorità: cautela, distanziamento e mascherine", l'appello conclusivo. 

Bollettino Covid Italia

Crescono i nuovi casi, oggi, giovedì 19 novembre, ma anche i tamponi. Sono 36.176 i contagi delle ultime 24 ore, contro i 34.283 di ieri, ma con 250.186 tamponi, quasi 16mila più di ieri. La percentuale positivi/tamponi cala ancora per il terzo giorno di fila, seppur lievemente e passa dal 14,6 di ieri al 14,46 di oggi. In calo i decessi giornalieri, 653 oggi, esattamente 100 in meno di ieri, per un totale di 47.870. E' quanto emerge dal bollettino quotidiano della Protezione Civile. Le terapie intensive aumentano di 42 unità, i ricoveri di 106. I casi totali dall'inizio dell'epidemia sono 1.308.528. In calo i guariti, 17.020 (ieri 24.169), per un totale di 498.987, mentre gli attualmente positivi crescono di 18.503 unità (ieri 9.358), arrivando a 761.671 in tutto. Si conferma anche la frenata dei ricoveri: quelli in terapia intensiva sono 42 in più (ieri 58, martedì erano 120), e sono 3.712 in tutto, mentre i ricoveri ordinari crescono di 106 unità (dato più basso da settimane, ieri 430) per un totale di 33.610. Infine, 724.349 sono i pazienti in isolamento domiciliare. Riguardo le regioni, la Lombardia registra il numero più alto di nuovi positivi 7.453, seguita dal Piemonte (5.349) e dal Veneto (3.753). In Emilia Romagna altri 2.160, la Toscana appena sotto i 2mila. Picco in Friuli (+1.197)

Una speranza dal Politecnico: molecola sintetica per fermare il virus

In questo saliscendi di contagi arriva una buona notizia: una molecola sintetica che promette di "fermare la replicazione" del coronavirus Sars-CoV-2 è stata individuata da un gruppo di ricercatori del Politecnico di Milano, autori di uno studio pubblicato su 'New Journal of Chemistry'. Il composto, a base di selenio, si chiama ebselen. "Abbiamo individuato che l'atomo di selenio di ebselen interagisce fortemente con alcuni gruppi tipicamente presenti nelle proteine attraverso il legame calcogeno, un'interazione che da anni è oggetto di studio nei nostri laboratori, inibendo la replicazione del virus. Questo rappresenta un importante passo avanti nella lotta a Covid-19", afferma Giuseppe Resnati del Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria chimica 'Giulio Natta' del Politecnico di Milano. 

Una 'spia' nel sangue svela la gravità del Covid

Per quanto riguarda la ricerca, è stata scoperta anche una 'spia' nel sangue che svela la gravità del Covid. Uno studio basato su due casistiche indipendenti, portate avanti da una task force dell’Humanitas guidata dal professor Alberto Mantovani, e dal gruppo di medici e ricercatori dell’Asst Papa Giovanni XXIII, coordinato dal professor Alessandro Rambaldi, ha identificato la molecola Ptx3. Il lavoro “Macrophage expression and prognostic significance of the long pentraxin Ptx3 in Covid-19”, appena pubblicato su Nature Immunology, ha coinvolto 96 pazienti in Humanitas e 54 al Papa Giovanni XXIII. I ricercatori hanno indagato i meccanismi dell’immunità innata a livello del sangue e del polmone. "L’analisi ha portato alla luce il ruolo di un gene scoperto dal mio gruppo anni fa, la Ptx3: una molecola coinvolta nell’immunità e nell’infiammazione – spiega il Alberto Mantovani, direttore scientifico di Humanitas -. Nei pazienti malati di Covid, questa molecola è presente a livelli alti nel sangue, nei polmoni, nelle cellule della prima linea di difesa e nelle cellule che rivestono la superficie interna dei vasi sanguigni. Informazioni importanti dal momento che i malati di Covid presentano una fortissima infiammazione, che porta a trombosi del microcircolo polmonare a livello delle cellule endoteliali".

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