Bollettino Covid in Lombardia: calano contagi e ricoveri, 165 morti

7.453 casi per 37.595 tamponi. +12 in terapia intensiva ma il saldo degli altri ricoveri ha il segno meno. Superata soglia dei 20mila decessi da inizio pandemia

Emergenza Covid a Milano: check point di via Novara

Emergenza Covid a Milano: check point di via Novara

Milano, 19 novembre 2020 - Le speranze della Lombardia di passare da zona rossa ad arancione sono appese al filo dei dati. Fondamentali, ancora una volta, i numeri dell'emergenza coronavirus. Oggi dei 36.176 casi giornalieri in Italia 7.453 (di cui 516 ‘debolmente positivi’ e 101 a seguito di test sierologico) sono relativi alla Lombardia, su 37.595 tamponi processati. Nuovamente in calo - seppur in maniera lieve - il rapporto casi-tamponi: sceso dello 0,2% dal 20% di ieri al 19,8% di oggi. In tutto il Paese oggi 653 le vittime, 165 nella sola Lombardia, che oggi supera la soglia dei 20mila decessi da inizio pandemia (20.015). Per quanto concerne la pressione sugli ospedali i guariti/dimessi di oggi sono 3.791 (totale complessivo di 172.847di cui 7.351 dimessi e 165.496 guariti). Incremento di 12 nelle terapie intensive (915 in totale) mentre per la prima volta dall'inizio della seconda ondata sono in calo gli altri ricoveri (-32 in un giorno, scesi a quota 8.291). "Un nuovo piccolo segnale di miglioramento - ha scritto su Facebook il governatore Attilio Fontana in merito al dato dei ricoveri -. Potrebbe essere un dato isolato o l'inizio della discesa, i numeri non sono alti come l'ondata che abbiamo affrontato a marzo, ma i nostri ospedali si stanno occupando con enorme impegno di 8.291 persone ricoverate e 915 pazienti in terapia intensiva", ha aggiunto. Consolidare il segno "meno" su questi due numeri "è la nostra assoluta priorità: cautela, distanziamento e mascherine", l'appello conclusivo. 

Bollettino Covid Italia 19 novembre / Pdf

Ancora in aumento, anche se di poco, i nuovi casi di coronavirus in Italia. Sono infatti 36.176 nelle ultime 24 ore (ieri erano stati 34.283) e ciò a fronte di un incremento dei tamponi effettuati, più di 250 mila. Calano i decessi: i morti nelle ultime 24 ore sono 653 (eri erano stati 753). Crescono di 18.303 gli attualmente positivi, portando il dato a 761.671, mentre i guariti sono in 24 ore sono 17.020.  Per quanto riguarda le singole regioni, 7.453 nuovi casi in  Lombardia, 5.349 in Piemonte, 3.753 in Veneto, 3.334 in Campania e 2.697 nel Lazio. In Calabria 506 i nuovi contagi.

Bollettino Covid Lombardia 19 novembre

Prima per nuovi casi, ancora una volta, la provincia di Milano con 2.928 casi giornalieri, di cui 1.134 a Milano città. Al secondo posto la provincia di Monza e Brianza con 873 casi, terza Varese (+657), quarta Como (+645). Nel Bresciano incremento giornaliero di 556 unità, a Pavia di 406. Più contenuti gli aumenti nelle altre zone della Lombardia: +275 a Bergamo, +227 a Cremona, +197 a Lecco. Incremento di 186 a Sondrio, di 184 a Mantova. Chiude Lodi con +164. Da sola la macroarea compresa tra Milano, Monza-Brianza, Varese e Como raccoglie 5.103 casi sui 7.453 di tutta la Lombardia. 

Covid, i dati del 19 novembre in Lombardia
Covid, i dati del 19 novembre in Lombardia

Da zona rossa a zona arancione

Il pressing della regione continua, per tentare di accelerare il passaggio da zona rossa a zona arancioneOggi infatti la Lombardia ha avanzato nel vertice Stato-regioni, alcune rischieste. Primo: cambiare i parametri che collocano le regioni in una delle tre zone (gialle,arancioni e rosse). "Con il Governo abbiamo discusso della valutazione e della riduzione dei parametri - ha detto - c'è stata disponibilità da parte del ministro di sottoporre la questione ai tecnici, in modo che si possano confrontare e decidere se ridurre, quale ridurre e modificarli", ha detto. "Se riusciamo a essere efficienti nella battaglia al virus è chiaro che ci sarà un miglioramento delle limitazioni poste, il Governo ha dato la massima disponibilità ad affrontare ogni tipo di questione". Fontana ha anche precisato che la Lombardia non chiederà una differenziazione territoriale al suo interno tra 'zone'.  

Pregliasco: Lombardia arancione? Troppo presto

Sebbene quella Lombardia sia la regione italiana più duramente colpita dalla diffusione di Covid-19 negli ultimi giorni non sono mancati segnali incoraggianti, che fanno sperare in un prossimo allentamento delle misure. Per il governatore Attilio Fontana la Lombardia ha le carte in regola per passare dalla zona rossa (quella a rischio più elevata) e quella arancione (fascia di rischio "intermedia"). Dal virologo Fabrizio Pegliasco arriva un invito alla massima cautela: "Credo debbano ancora definire i dati di discesa dal rosso al giallo, le modalità vanno ben gestite perché aprire i rubinetti un po' troppo velocemente è pericoloso".

Gimbe: "Allentare le misure? Conseguenze molto gravi"

Coronavirus, trend settimanale dei nuovi casi (Fondazione Gimbe)
Coronavirus, trend settimanale dei nuovi casi (Fondazione Gimbe)

Proprio sull'ipotesi di un allentamento delle misure è intervenuta anche la Fondazione Gimbe: "Le misure di contenimento - spiega il presidente Gimbe Nino Cartabellotta - non hanno appiattito la curva dei contagi, che continua a salire, seppure con velocità ridotta, analogamente a quella dei ricoverati e delle terapie intensive. Il contagio, in sostanza, è come un'automobile che, dopo avere accelerato la corsa per settimane, ora viaggia ad una velocità molto elevata ma costante". Infatti, se nell'ultima settimana l'incremento percentuale dei nuovi casi passa dal 31% al 24,4%, questi sono comunque aumentati di 242.609 unità rispetto alla settimana precedente. Il risultato è che i pazienti Covid "stanno progressivamente 'cannibalizzando' i posti letto di altri reparti", limitando la capacità di assistere pazienti con altre malattie. In questo scenario, conclude, "ipotizzare un allentamento delle misure con l'obiettivo di salvare il Natale, rischia di avere conseguenze molto gravi, in termini di vite umane".

"Decessi, ultimo dato che calerà"

In Lombardia e in Italia resta alto il numero dei decessi giornalieri. "Con le restrizioni, come prima cosa si riduce l'indice Rt -  ha spiegato Giovanni Corrao, professore di Statistica medica all'Università di Milano Bicocca - il numero medio di infezioni generate da un individuo infetto, poi si abbassano il numero dei contagiati e gli accessi in ospedale e nelle intensive. Per ultimo diminuiscono i decessi, perchè ci vuole del tempo tra il momento in cui si contrae l'infezione e lo sviluppo della malattia. E questo spiega perchè anche se la curva del contagio frena, invece il numero dei morti resta alto". E ha aggiunto: "Se le cose vanno avanti così, mantenendo il rigore, sono destinati a ridursi sia i ricoveri che i decessi".

Vaccino e ricerca per battere Covid

Nerl frattempo la scienza prosegue il suo percorso per il vaccino e per la conoscenza del virus. I ricercatori del Politecnico di Milano hanno scoperto un composto, denominato "Ebselen", in grado di fermare la replicazione del coronavirus SARS-CoV2. Il team dell'ateneo milanese ha pubblicato i risultati dello studio sul prestigioso New Journal of Chemistry. 

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