Corteo pro Palestina, centinaia in piazza: “Milano è palestinese”

Striscioni per chiedere il cessate il fuoco immediato e mani insanguinate per ricordare gli oltre 80mila morti e feriti, così i manifestanti, partiti da piazzale Loreto, hanno sfilato per le vie del centro fino alla stazione di Lambrate

Corteo pro Palestina a Milano

Corteo pro Palestina a Milano

Milano, 16 dicembre 2023 – E' terminata intorno alle 18 la manifestazione pro Palestina a Milano. Circa 300 persone sono scese in piazza, nel pomeriggio, partendo da piazzale Loreto per l'undicesimo corteo organizzato da tutte le associazioni e comunità dei palestinesi. Al grido di “Palestina libera, Israele criminale; Palestina immortale, Gaza vincerà” i manifestanti hanno sfilato con striscioni e con le mani tinte di rosso per evocare il sangue di vittime e feriti.

Dopo alcuni interventi dal palco, allestito sul camion degli organizzatori nel piazzale antistante la stazione ferroviaria di Lambrate, una delle organizzatrici ha salutato i partecipanti invitandoli ad accendere le torce sui telefonini, mentre nell'aria risuonava l'inno palestinese. Al termine ha lanciato l'invito per il prossimo corteo, che si terrà ancora una volta di sabato, invitando tutti a creare post e contenuti sui  social utilizzando l'hashtag 'Milanoèpalestinese'. ''Voglio che tutti facciate post e contenuti – ha detto –; fatelo su Facebook, su Instagram, su X e su TikTok. Fatelo ovunque perché questo servirà sempre di più a ribadire che Milano è palestinese”

Molte le donne e i bambini presenti per ribadire la richiesta di libertà per il popolo palestinese e l'immediato cessate il fuoco a Gaza. ''Cari fratelli e sorelle – ha detto uno degli organizzatori dal palco – per l'11esima volta, per l'11esimo sabato consecutivo siamo qui a manifestare la nostra solidarietà al popolo palestinese''. Oggi ''qui confermiamo il nostro invito ai governi occidentali, e non solo, e ribadire la nostra richiesta di un cessate il fuoco immediato. Oggi più che mai, con il superamento di oltre 80mila morti e feriti''.

“Sembra che la comunità internazionale aspetti l'arrivo a quota 100mila – ha aggiunto uno degli organizzatori nel suo intervento –. E questo significa che il sangue dei bambini palestinesi non conta; è il doppio standard dell'Occidente che da un lato insiste a chiedere il rispetto dei diritti umani, ma quando si tratta di altri colori, altre razze, altre persone, dei bambini palestinesi, c'è indifferenza assoluta''. Le ''istituzioni mondiali, così come la stampa, sono complici dello sterminio del popolo palestinese, complici del massacro. Noi siamo contro la guerra. Noi siamo per una pace giusta e il rispetto dei diritti umani. Noi non siamo antisemiti. E a loro diciamo: 'Vergogna'''.