Milano, 1 maggio 2025 – Milano scende in piazza nel giorno della Festa dei Lavoratori con due appuntamenti: in mattinata si è tenuto il corteo dei sindacati confederali, nel pomeriggio ci sarà quello più lungo e movimentato dei sindacati di base e della May Day Parade.

Alle 9.30 è partita da Porta Venezia la manifestazione di Cgil, Cisl e Uil dedicata al tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, che avrà come slogan “Uniti per un lavoro sicuro”. Ed è terminata in piazza della Scala con gli interventi sul palco e, a seguire, il concerto dei Matrioska.

In questo momento si sta svolgendo il secondo corteo di giornata, la May Day Parade organizzata dal sindacalismo di base - Cub, Adl Cobas, Usi Cit e Sial Cobas - insieme a Smash Repression e altri movimenti. La “parata“ attraverserà la circonvallazione est per terminare in via Varsavia, nel cuore di Corvetto e Calvairate.

La partenza della May Day Parade era prevista per le 14.30. Invece per ora in piazzale Loreto si balla a suo di musica. Il programma prevede che il corteo promosso dai sindacati di base insieme ad associazioni, centri sociali e studenti percorra un tratto della circonvallazione est e terminerà al Corvetto.
Nel pomeriggio, alle 14.30, partirà invece da piazzale Loreto il corteo della May Day Parade promosso dai sindacati di base insieme ad associazioni, centri sociali e studenti che percorrerà un tratto della circonvallazione est e terminerà al Corvetto. Si tratta di un corteo “festoso, ma di lotta, per gridare 'no' al dilagare della precarietà e del lavoro povero e al Ddl sicurezza”. “Viviamo una pesante congiuntura politica, dove si intrecciano da una parte bassi salari, occupazione precaria, crisi abitativa e stato sociale sempre meno disponibile, e Milano è la punta più avanzata dell’impoverimento, frutto di quarant’anni di politiche concertative neoliberiste – ha detto Walter Montagnoli, segretario nazionale della Cub – e dall’altra l’incremento della repressione, con il Ddl sicurezza del Governo, che rappresenta un pesante giro di vite per cercare di limitare i diritti di scioperare, manifestare, protestare”.
A chiudere la mattinata, dopo gli inetrventi dal palco di piazza della Scala, il concerto dei Matrioska, gruppo milanese con alle spalle una lunga carriera fatta di energia e canzoni dirette, capaci di mescolare suoni pop, punk e rock. Un modo semplice e sincero per salutare il corteo e vivere la Festa dei Lavoratori con uno spirito allegro ma consapevole.
Dal palco allestito davanti alla sede del Comune di Milano si sono alternati al microfono delegati e delegate sindacali e i segretari milanesi di Cgil, Cisl e Uil, Luca Stanzione, Giovanni Abimelech, Enrico Vizza. "Il Primo Maggio del 1945 veniva liberata dal campo di Ravensburg Liliana Segre. Questo Primo Maggio milanese lo dedichiamo a lei, ogni volta che ti insultano Liliana, noi siamo al tuo fianco", ha detto dal palco il segretario milanese della Cgil Luca Stanzione.
Alcune migliaia di persone hanno partecipato al corteo organizzato dai sindacati a Milano. Partiti da Porta Venezia, i manifestanti sono arrivati in piazza della Scala dietro allo striscione di testa con lo slogan nazionale 'uniti per un lavoro sicuro'. Dal palco allestito davanti alla sede del Comune di Milano si alternano al microfono delegati e delegate sindacali e i segretari milanesi di Cgil, Cisl e Uil, Luca Stanzione, Giovanni Abimelech, Enrico Vizza.

Questo Paese, "a partire dall'area metropolitana milanese, ha bisogno proprio di ispettori che verifichino il rispetto della normativa" e il ripristino della responsabilità del committente in appalti e subappalti. E' quanto ha detto Luca Stanzione, Segretario Generale della Camera del Lavoro Metropolitana di Milano al corteo. E rispondendo alla domanda su cosa si aspetti dal tavolo di confronto con il governo convocato per l'8 maggio Stanzione ha aggiunto che "vedremo cosa il Governo ci dirà nell'incontro. Mi limito a registrare che il Governo si ricorda del lavoro il giorno prima del primo maggio. Noi - ha aggiunto - chiederemo di essere realisti, questi morti e questi infortunisi annidano nella catena degli appalti e dei subappalti.Va ripristinata la responsabilità del committente. Se un'azienda dà in appalto e in subappalto non può dimenticarsi delle lavoratrici e dei lavoratori e delle loro condizioni in quelle aziende".
Più attenzione, più controlli e più ispettori che vanno nelle aziende. Sono queste alcune delle richieste che Cisl porterà al tavolo di confronto con il governo convocato per l'8 maggio dal ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone. Lo ha detto Fabio Nava, segretario generale della Cisl Lombardia a margine del corteo. Bisogna ancora fare di più, ha aggiunto "evidentemente la sicurezza oggi vuol dire compilare bene la modulistica nelle aziende perchè se arriva qualcuno è tutto a posto a livello burocratico.Ma quello che non passa è nei cicli produttivi delle aziende come fare la sicurezza dei lavoratori. Pertanto più controlli, più ispezioni all'interno dell'azienda, bene la patente a punti, ma serve ancora di più".
Oggi "per noi si è una giornata di festa, perché è la festa dei lavoratori, ma è una giornata di mobilitazione perché rilanciamo i temi della sicurezza. Aspettiamo che ci sia questa convocazione che ha fatto il Presidente del Consiglio per capire effettivamente dove vogliono investire queste risorse. Noi chiediamo da anni da investire sulla sicurezza. Stiamo parlando di un paese in cui ci sono mille morti l'anno", ha detto Enrico Vizza, segretario della Uil Lombardia, a margine del corteo commentando l'annuncio da parte del governo dello stanziamento di 1,2 miliardi per la sicurezza sul lavoro. "Questa idea di arrivare al 30 di aprile a fare proposte per quanto riguarda il lavoro che ormai utilizza da un pò il governo, è un meccanismo che non ci piace molto, però dobbiamo prendere atto che comunque oggi la Presidente del Consiglio ha proposto di mettere delle risorse", ha aggiunto. E ancora: "Ci deve essere una maggiore attenzione e consapevolezza anche di chi fa impresa. Bisogna escludere le aziende e gli appalti pubblici che non rispettano le regole. Bisogna fare in modo che tutti i lavoratori siano formati e siano con una formazione adeguata, non con i falsi attestati".
L'8 maggio "chiederemo che il Governo esca dalla dimensione della propaganda. Non ce lo possiamo permettere. Il tema non è posizionarsi sul profilo comunicativo,ma è posizionarsi sull'implementazione delle azioni e sulla verifica dei loro risultati", ha detto la segretaria generale della Cgil Lombardia, Valentina Cappelletti a margine del corteo. Il nodo che noi abbiamo "è quello della capacità di utilizzare le risorse in maniera strategica per farle arrivare al potenziamento della formazione di tutti i soggetti che all'interno dell'azienda devono poter operare per aumentare il grado di sicurezza e per aumentare la prevenzione, per aumentare la capacità di presidio sul territorio degli organismi ispettivi".
E' partito il corteo della Cgil, Cisl e Uil tra bandiere e striscioni: da corso Venezia si snoderà lungo piazza San Babila, corso Matteotti, piazza Meda, via Catena, largo Mattioli, via Case Rotte, per terminare in piazza della Scala.
"Siamo la generazione dei tirocini non pagati, dei contratti a tempo determinato, del 'sei troppo qualificato' e dello 'inizia gratis, poi si vede' - si legge sui canali social del gruppo Giovani di Uil Lombardia -. Ma siamo anche quella che non si rassegna. Scendiamo in piazza per chi lavora troppo e guadagna troppo poco. Per chi non lavora proprio. Per chi è pagato meno solo perché donna. Per chi rischia di essere sostituito da un algoritmo. Per chi vuole salvare il pianeta senza dover scegliere tra lavoro e giustizia climatica. Per chi muore sul lavoro e non potrà più riabbracciare i propri cari a fine turno".

Dalle 9, in corso Venezia, vicino ai Giardini Indro Montanelli, stanno arrivando le prime persone che sfileranno al corteo organizzato da Cgil, Cisl e UIl con bandiere e striscioni. Alle 9.30 partirà la manifestazione per le strade del centro cittadino.

Oggi, tutte le linee Atm sono in servizio dalle 7 alle 19:30 circa. Prime e ultime partenze e frequenze sono riportate sul sito dell'Azienda dei trasporti milanesi. Ma “su richiesta delle autorità di pubblica sicurezza – spiega Atm – alcune nostre linee potrebbero deviare al passaggio della manifestazione della Festa dei Lavoratori. Sulla app e sul nostro account X daremo aggiornamenti”.
Nel pomeriggio - alle 14 - in piazzale Loreto è previsto il via dell’altro corteo, quello della May Day Parade e del sindacalismo di base - Cub, Adl Cobas, Usi Cit e Sial Cobas - insieme a Smash Repression e altri movimenti. La “parata“ attraverserà la circonvallazione est per terminare in via Varsavia, nel cuore di Corvetto e Calvairate. Un corteo “festoso, ma di lotta, per gridare “no“ al dilagare della precarietà e del lavoro povero e al Ddl sicurezza”. “Viviamo una pesante congiuntura politica, dove si intrecciano da una parte bassi salari, occupazione precaria, crisi abitativa e stato sociale sempre meno disponibile, e Milano è la punta più avanzata dell’impoverimento, frutto di quarant’anni di politiche concertative neoliberiste – ha detto Walter Montagnoli, segretario nazionale della Cub – e dall’altra l’incremento della repressione, con il Ddl sicurezza del Governo, che rappresenta un pesante giro di vite per cercare di limitare i diritti di scioperare, manifestare, protestare”.
I manifestanti si ritroveranno alle 9 in corso Venezia, Giardini Indro Montanelli. E alle 9.30 inizieranno a sfilare percorrendo corso Venezia, piazza San Babila, corso Matteotti, piazza Meda, via Catena, largo Mattioli, via Case Rotte, piazza della Scala. Dal palco parleranno delegati e delegate sindacali e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Luca Stanzione, Giovanni Abimelech, Enrico Vizza. Poi ci sarà il concerto dei Matrioska, gruppo milanese con alle spalle una lunga carriera fatta di energia e canzoni dirette, capaci di mescolare suoni pop, punk e rock. Un modo semplice e sincero per salutare il corteo e vivere la Festa dei Lavoratori con uno spirito allegro ma consapevole.
Alle 9.30 partirà da Porta Venezia la manifestazione di Cgil, Cisl e Uil dedicata al tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, che avrà come slogan “Uniti per un lavoro sicuro”. Sarà anche l’occasione per rilanciare la campagna referendaria per la consultazione dell’8 e 9 giugno, che ha tra i quesiti proposti proprio uno sulla sicurezza. Un tema di "drammatica attualità" visto che nel 2024 - sottolineano i sindacati - nell’area metropolitana milanese, si sono verificati 44 incidenti mortali (1 ogni 8 giorni) e si sono contate 36.464 denunce di infortunio (10 al giorno) e 670 denunce di malattia professionale (2 al giorno).
Milano scende in piazza nel giorno della Festa dei Lavoratori con due appuntamenti: da una parte si terrà il corteo dei sindacati confederali da Porta Venezia a piazza della Scala, dall’altro quello più lungo e movimentato dei sindacati di base e della May Day Parade, che quest’anno terminerà nel cuore del Corvetto.