
Votato l’inserimento delle aree verdi a Nord della città - Golfo agricolo, parco Alhambra e i terreni di Rovagnasco e del Villaggio Ambrosiano - nel Parco Est delle Cave
Un corridoio ecologico esteso su più Comuni, per dare continuità alle aree verdi. L’ultimo consiglio comunale ha votato l’inserimento dei polmoni ecologici che si trovano a Nord della città - Golfo agricolo, parco Alhambra e tutti i terreni di Rovagnasco e del Villaggio Ambrosiano confinanti con Vimodrone - nel Parco Est delle Cave, un bacino sovraterritoriale che oggi si estende per 820 ettari fra Cernusco sul Naviglio, Cologno Monzese, Brugherio, Carugate e Vimodrone. Il Parco Est delle Cave è uno dei Plis, parchi locali d’interesse sovracomunale, istituiti da Regione Lombardia per formare, nell’ambito di uno o più Comuni adiacenti, un sistema di continuità di corridoi ecologici, paesaggistici, artistici e culturali.
"Con la richiesta d’inserimento nel Plis Est delle Cave chiudiamo un percorso di salvaguardia di questi ambiti avviato alcuni anni fa - dichiara l’assessore all’Ambiente Alessandro Pignataro -. È un progetto di valorizzazione di queste oasi di biodiversità e di fauna protetta. Attendiamo le valutazioni dei Comuni già aderenti al Plis, di Città Metropolitana e della Provincia di Monza e Brianza, ma siamo fiduciosi che presto entreremo a far parte di questa bella realtà". La richiesta di essere inglobati nel Parco Est delle Cave fa seguito a una battaglia decennale per salvaguardare alcune aree dalle colate di cemento. È il caso del Golfo agricolo: 70 ettari di terreno che, grazie alla mobilitazione del Comune e dei cittadini, sono stati sottratti a progetti di edificazione. "Dopo l’acquisizione del Golfo Agricolo a patrimonio pubblico, l’adesione al Parco Est delle Cave è un’ulteriore azione di tutela delle aree verdi a Nord della città - conferma il sindaco Paolo Micheli -. Difendiamo dall’urbanizzazione quei terreni, che negli anni passati furono oggetto di enormi tentativi di speculazioni edilizie". L’amministrazione Micheli conferma così la sua vocazione “green”.
Alessandra Zanardi