Coronavirus in Lombardia, Gallera: "Sistema sanità solido, ma grande momento di tensione"

Gli ultimi dati della Regione: 3420 positivi, 154 i decessi, 524 i dimessi. Con il decreto del Governo arrivano nuovi medici. L'assessore: "Rallentare la vita sociale"

Analisi di laboratorio

Analisi di laboratorio

Milano, 7 marzo 2020 - "A oggi in Lombardia il totale dei casi positivi è 3420 quindi con una forte crescita rispetto a ieri dovuta al fatto che non erano stati caricati 300 tamponi provenienti da Brescia. I decessi sono arriva a 154, i ricoverati in terapia intensiva sono 359 con un incremento di 50 pazienti rispetto a ieri. 722 persone positive al tampone ma prive di sintomi sono in isolamento domiciliare e i dimessi a oggi sono 524." Questi gli ultimi dati, nella serata di sabato, comunicati dall'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera in video conferenza stampa all'Auditorium Testori sull'emergenza coronavirus.

L'assessore ha detto che "è sempre di più una lotta complicata che vede il sistema sanitario lombardo dimostrare una straordinaria capacità di resistere". Ma ha ribadito che dal coordinamento delle terapie intensive della Lombardia è arrivato "un vero e proprio grido d'allarme dalla loro trincea", spiegando che seppure la regione è riuscita a fare "cose che non pensavamo possibili in così poco tempo, la linea in cui si arriverà alla incapacità del sistema di dare risposte si avvicina". Al momento sono stati creati 481 posti di terapia intensiva ma "chi è in trincea dice - ha aggiunto - che c'è il rischio di arrivare al punto di non riuscire a dare le giuste risposte".

Per questo, ha sottolineato Gallera: "è necessaria una rarefazione della nostra vita sociale ma quel messaggio non è passato. Quindi chiediamo delle misure per far capire a tutta la popolazione che c'è la necessità assoluta di rallentare la nostra vita per rallentare la diffusione del virus. L'assessore ha aggiunto che queste misure sono state condivise con i sindaci "che vedono con mano la sofferenza dei nostri ospedali e abbiamo trovato in loro una grandissima solidarietà rispetto alle nostre preoccupazioni, all'evidenza della grande complessità di questo fenomeno"

Poi, ha assicurato: "Noi continueremno a dare il massimo". E qualche esempio: "Nuovi posti letto in terapia intensiva, l'acquisto di respiratori e il nuovo decreto legge ormai pronto che consentirà dalla prossima settimana di assumere centinaia di medici che sono abilitati ma non hanno ancora fatto la scuola di specilizzazione". "Lunedì - ha specificato - ci sarà una delibera  che attiverà i processi di selezione ed entro il fine settimana avremo nuove donne e uomini che hanno studiato tanto e che ora possono rendersi utili".  E ancora: "Saranno arruolati dalla Regione anche specializzandi del quarto e quinto anno, e che nel decreto in redazione da parte del vicepresidente Fabrizio Sala e dell'assessore al bilancio Davide Caparini sara' compreso anche un contributo economico aggiuntivo per gli Oss e gli operatori sanitari che si stanno prodigando nell'emergenza". La Regione, ha confermato Gallera, sta anche per assumere 250 infermieri "che hanno iniziato a laurearsi venerdi' e che concluderanno mercoledì prossimo". Gallera ha aggiunto che "il Governo regionale si è dimostrato forte, responsabile, reattivo, si è assunto le sue responsabilità e chiede al Governo di fare lo stesso".

Appello dei sindaci: "Da Governo subito regole chiare e certe"

"Subito regole certe, chiare e inequivocabili da trasferire ai nostri cittadini''. E' il messaggio che i 12 primi cittadini dei capoluoghi di provincia hanno chiesto al presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, di trasferire al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al governo. La richiesta è arrivata nel corso della riunione che ha raggruppato in teleconferenza i primi cittadini di Bergamo (Giorgio Gori), Brescia (Emilio Del Bono), Como (Mario Landriscina), Cremona (Gianluca Galimberti), Lecco (Virginio Brivio), Lodi (Sara Casanova), Mantova (Mattia Palazzi), Milano (Giuseppe Sala), Pavia (Mario Fabrizio Fracassi), Sondrio (Marco Scaramellini) e Varese (Davide Galimberti) oltre che il presidente dell'Anci Lombardia, Mauro Guerra, e dell'Upl, Vittorio Poma.  Nel corso dell'incontro "mi è stato raccomandato di ottenere risposte in tempi rapidissimi, visto che domani sera scade la validità del Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri che contiene le attuali restrizioni previste in Lombardia e nella 'zona rossa''', spiega Fontana.  ''I sindaci, alla luce dei dati relativi alla diffusione del contagio e della 'pressione' del crescente numero dei malati nelle strutture ospedaliere, puntualmente inviati al governo e al commissario Angelo Borrelli hanno sostenuto la necessità di mettere in campo misure stringenti e rigorose in base alle quali si possano chiedere sacrifici alle comunità. E' chiaro che ciò può avvenire solo in presenza di indicazioni rapidissime'', ha sottolineato Fontana. "Questa situazione, che si fa di giorno in giorno più critica, si vince solo con la compattezza delle istituzioni, ma soprattutto con la consapevolezza e il contributo fattivo dei cittadini''.

La mappa della diffusione del coronavirus

Sono passate due settimane dalla scoperta del "paziente 1". Nel territorio della regione lombarda i casi positivi sono 2612, stando ai dati forniti ieri dall'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera. I decessi sono saliti a 135, con 37 nuovi morti nella giornata di venerdì, rispetto ai 98 della giornata precedente. Fortunamente sono cresciute le persone dimesse: 469. Resta il fronte caldo dei ricoveri. "Solo oggi (ieri per chi legge ndr.) - ha affermato l'assessore al Welfare Giulio Gallera - abbiamo avuto 65 nuovi ricoveri in terapia intensiva". L’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera ha mostrato la mappa dell’evoluzione del coronavirus in Lombardia dal 22 febbraio al 5 marzo. In 13 giorni si è passati da due puntini al confine meridionale (il Basso Lodigiano) a uno sfogo con due crateri nel primo punto e sopra, sulla media Val Seriana possibile seconda zona rossa in Lombardia. Gallera ha sottolineato che il virus si è "sviluppato con velocità fulminea" sul territorio regionale.  E che, quindi, servono "atteggiamenti radicali altimenti rischiamo che non ci sia un picco dei contagi ma solo una crescita dei casi. O veramente assumiamo un atteggiamento individuale molto responsabile". Giovedì 5 marzo

Ospedali sotto pressione

Gallera ha inoltre ribadito che "il sistema sanitario lombardo" ha fronteggiato la situazione "con uno sforzo gigantesco", ma che "la situazione dei pronto soccorso nelle aree di frontiera è sempre di grande pressione". Per questo, c'è un cambio di strategia: gran parte degli ospedali della Lombardia si devono preparare ad affrontare l'emergenza Corornavirus, con pochi presidi che invece resteranno concentrati sulle patologie più importanti, come la cardiochirugia. "Fino a oggi vi avevo detto che avevamo individuato due o tre ospedali covid, da destinare alla gestione dei pazienti, ma il numero di pazienti cresce in maniera così imponente che facciamo il contrario: stiamo - ha detto Gallera - individuando alcuni pochi presidi che rimarranno come evidenza delle patologie più importanti. Di fatto, avremo tre grandi ospedali che si occuperanno della cardiochirurgia. Tutti gli altri si occuperanno di Covid, e ribaltiamo l'assioma dei primi giorni". In questi giorni, "stiamo anche adattando le recovery room delle chirurgie a posti di terapia intensiva".

Il rebus della nuova zona rossa nella Bergamasca

Con 2.612 casi di contagio da coronavirus registrati ufficialmente in Lombardia all’ultimo censimento della Regione, l’aumento complessivo è di 361 unità. Di quest’aumento un po’ meno di un terzo è concentrato nella Bergamasca, un dato che è addirittura che nel Lodigiano, dove si passa da 658 a 739 malati. È qui la misura delle difficoltà che si vivono nell’area, acuite da giorni di incertezze sulla possibile, probabile, invocata istituzione di una ulteriore zona rossa tra Alzano Lombardo (35 casi e due deceduti) e Nembro (71 casi e cinque vittime) per contrastare il diffondere del Covid-19. E se ne parla da oltre una settimana. Voci, smentite, fake news che invadono i social, poi dichiarazioni aperte e pubbliche dei politici e dei vertici dell’Istituto di Sanità. Ma ancora nessuna scelta. In attesa di sapere se nei Comuni bergamaschi della media Val Seriana sarà istituita una zona rossa ad Alzano Lombardo si stanno organizzando anche i negozi . Sulla pagina Facebook del Comune è stata pubblicata una lista dei punti vendita di generi alimentari che effettuano o si sono resi disponibili a portare la spesa a domicilio. 

Zingaretti, Pd in contatto con autorità sanitarie

Dopo la notizia della positività al Covid-19 del presidente della Regione Lazio e segretario del Pd Nicola Zingaretti, a quanto si apprende la segreteria milanese del Pd ha contattato subito le autorità sanitarie per verificare le procedure da seguire. Zingaretti, infatti, il 27 febbraio scorso a Milano ha partecipato all'iniziativa "#Milanononsiferma" promossa dal Partito Democratico Metropolitano, con un aperitivo con i giovani in Ripa di Porta Ticinese e poi a Bollate con una cena in pizzeria. La segreteria milanese del Pd si è messa subito in contatto con le autorita' sanitarie pe verificare le eventuali procedure da mettere in atto e tranquillizzare gli esponenti del partito e i giornalisti che hanno preso parte alla serata.

Infermiere positivo al San Raffaele

Alcuni operatori della Dialisi dell'Irccs ospedale San Raffaele di Milano sono risultati positivi al nuovo coronavirus. Dopo che un infermiere del reparto ha contratto l'infezione fuori dalla struttura l'intero staff del reparto è stato sottoposto a tampone e i casi positivi messi in quarantena. Dall'ospedale assicurano che la catena dei contagi è rimasta circoscritta alla Dialisi, che è stata sanificata e ha ripreso a funzionare con altro personale.  Al momento, precisano, non risulta alcuna conseguenza sui pazienti.

Positivo dipendente Palazzo Pirelli

Un dipendente del Consiglio regionale impiegato a Palazzo Pirelli è risultato positivo al COVID-19. La cabina di regia del Consiglio regionale presieduta dal Segretario Generale in stretto contatto con il Presidente Alessandro Fermi, ne ha ricevuta informazione e conferma nella mattinata di oggi e, nel rispetto e in adempimento ai protocolli previsti, sta valutando l`adozione di ulteriori misure finalizzate ad evitare la diffusione del contagio. 

​​Assistenza domiciliare ad alunni disabili

Il Comune di Milano ha autorizzato i dirigenti scolastici delle scuole milanesi dell'Infanzia statali e paritarie, primarie e secondarie di primo grado ad attivare, ad attivare forme di assistenza educativa domiciliare per gli alunni con disabilità, nel periodo di sospensione delle attività didattica dovuto all'emergenza Coronavirus. Gli interventi domiciliari degli educatori saranno organizzati sulla base delle caratteristiche peculiari del singolo alunno, concordando preventivamente l'intervento con la famiglia, con l'insegnante di sostegno e con l'educatore e in seguito all'elaborazione di uno specifico piano educativo temporaneo.

​Appello ai lombardi: state a casa

La Regione Lombardia ha lanciato la campagna social #FermiamoloInsieme. L'appello è rivolto alla popolazione: "Se ti vuoi bene, metti il virus alla porta. Rimani a casa". Il messaggio è chiaro: "uscite di casa solo se necessario, evitate baci, strette di mano e luoghi affollati". Come sottolineato dalla Regione - la zona più colpita d'Italia dall'emergenza Covid-19 - "basta poco per tutelarti. La diffusione del virus dipende da tutti, anche da te". Il post rimanda alla pagina del sito della regione dedicata ai comportamenti da tenere e alle misure di contenimento adottate sul territorio. 

Da Intesa 100 milioni per l'emergenza

Intesa Sanpaolo ha annunciato di voler donare fino a 100 milioni per l'emergenza Coronavirus.  L'iniziativa è "inedita e tanto più significativa testimonianza di unità nazionale tra pubblico e privato in questo momento difficile del nostro Paese" secondo il sindaco di Milano Giuseppe Sala. «Colpiscono l'entità finanziaria dell'intervento liberale, la sua ricerca di concretezza e il segno di una precisa volontà di vicinanza al territorio. Spero che altri esempi di questo genere possano manifestarsi a riprova di quanto il grande cuore ambrosiano batta sempre all'unisono con quelli del Paese".

Medici Ong in arrivo 

Sono in arrivo anche medici delle Ong per aiutare gli ospedali lombardi ad affrontare l'emergenza Coronavirus. "La Fondazione Francesca Rava si è attivata immediatamente e già oggi è partito il loro primo team con un medico per l'ospedale di Cremona" ha spiegato la consigliera regionale Elisabetta Strada (Lombardi Civici Europeisti) che aveva lanciato la proposta. "Ora bisogna sensibilizzare le altre Regioni affinché permettano i comandi di trasferta e spingere le strutture alberghiere a mettere a disposizione i loro alloggi per accogliere i volontari".

L'allarme della LILT

Il Presidente nazionale della LILT - Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori - segnala come diversi pazienti oncologici stiano rimandando le relative cure perché eccessivamente allertati da quanto possa determinare il Covid-19. “Così facendo si potrebbe compromettere il percorso di un efficace trattamento oncologico. I pazienti devono seguire le linee guida emanate dal Ministero della Salute, affidandosi alla qualificata professionalità e competenza dei propri oncologi”.  "L’emergenza generata dal Covid-19 è concreta e reale ma non dobbiamo allarmarci al di là del buonsenso, avendo in particolare maggiore attenzione delle norme igieniche, evitando la frequentazione di luoghi sovraffollati e adottando le misure di sicurezza emanate dal Governo. Il malato oncologico non deve dimenticare che curare il cancro è prioritario. Come Presidente LILT e come senologo-chirurgo oncologo devo prendere purtroppo atto che diversi pazienti stanno rinviando i prescritti trattamenti specialistici oncologici per timore di poter contrarre il virus” queste le parole del Presidente della LILT prof. Francesco Schittulli, il quale rassicura anche gli oltre 4 milioni di italiani che hanno vissuto l’esperienza cancro: “Il paziente oncologico ha certamente un organismo più vulnerabile, ma che non compromette una vita normale. Il cancro infatti è da considerarsi ormai sempre più una patologia cronica, al pari dell’artrosi, del diabete, dell’ipertensione”.

Messe online

La Conferenza Episcopale Lombarda ha stabilito che le celebrazioni con la presenza di fedeli sono sospese da domenica 8 marzo fino a nuova comunicazione: le chiese rimarranno aperte per la preghiera individuale e perl'incontro personale con i sacerdoti. Per questo anche per la seconda domenica di Quaresima la Tgr Lombardia proporrà in diretta - domani alle 11 su Rai3, per il territorio regionale - la Santa Messa celebrata dall'Arcivescovo di Milano, Monsignor Mario Delpini nella Basilica dei Santi Apostoli Pietro e Paolo ad Agliate di Carate Brianza. La decisione di riproporre la celebrazione in diretta è stata presa da Rai per venire incontro alle migliaia di fedeli che non possono frequentare le chiese, in base alle norme per il contrasto al Coronavirus. Messa sui social a Treviglio. Con un videomessaggio don Norberto Donghi ha voluto far sentire la sua vicinanza ai fedeli: “Carissimi amici, la comunità sembra fermarsi, ma la comunione no. Anche se non possiamo incontrarci, celebrare, vivere insieme, riconosciamo che tra noi c’è una comunione che va al di là del nostro stare vicini”. Da lunedì 9 marzo, alle 18, ci si potrà collegare per la messa in diretta dal Santuario sia dalla pagina Facebook del Santuario sia dal nuovo sito www.santuarioditreviglio.it che sarà online nelle prossime ore. 

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