Prenotazioni uguali a tutti gli altri con un click, numeri democratici, posti adeguati, stop alle segregazioni e nuovi parametri di progettazione delle infrastrutture. Sono i cinque obiettivi di "Live for All", il manifesto per eventi dal vivo davvero accessibili e inclusivi al quale avevamo già accennato nelle scorse settimane e che ieri è stato presentato ufficialmente. Presenti, di persona o in collegamento, i promotori di questa mobilitazione che ambisce ad affermare il diritto allo svago delle persone con disabilità, un diritto oggi ad ostacoli. Il riferimento è Lisa Noja, consigliera regionale di Azione-Italia Viva con disabilità come Valentina Tomirotti, giornalista, blogger e attivista, Serena Tummino, consulente per il Parlamento Europeo, Riccardo Di Lella, candidato sindaco del Comune di Fenegrò, Marina Cuollo, scrittrice, speaker e autrice di podcast, e Sivia Stotyanova, promotrice di una fortunatissima e partecipatissima petizione on line per l’accessibilità del concerto di Taylor Swift in programma questa estata allo stadio di Sam Siro. Accanto a loro, ecco la novità, gli assessori comunali Tommaso Sacchi (Cultura) e Martina Riva (Sport e Politiche giovanili), che hanno garantito l’adesione di Palazzo Marino al manifesto e si sono impegnati a cercare di realizzarne gli obiettivi attraverso le delibere e gli accordi che l’amministrazione andrà varando, a partire dalla delibera con le linee guida per l’organizzazione e la gestione dei concerti dal vivo, vero grande problema per le persone con disabilità insieme alle partite di calcio.
"Da molti anni desideravo promuovere un documento concreto per migliorare l’esperienza dei concerti per tutte le persone con disabilità che desiderano vivere appieno, con gli amici, la loro passione per la musica, lo sport o il teatro. Questo Manifesto non vuole porsi con intenti polemici ma col desiderio di fare squadra tra persone con disabilità, associazioni, aziende, artisti e istituzioni affinché tutti possano godere della gioia immensa e collettiva degli eventi live" spiega Noja. Chiunque può contribuire alla diffusione del Manifesto, perché vi è associata una petizione su change.org. Quanto ai cinque obiettivi, con "prenotazioni uguali a tutti gli altri, con un click" si fa riferimento alla possibilità di pre-ordinare e acquistare on line e in tutta semplicità i biglietti per gli eventi, operazione oggi invece decisamente complicata; quindi si chiedomno numeri democratici, cioè un aumento dei posti accessibili alle persone con disabilità e, terza richiesta, posti adeguati per garantire piena visibilità e fruibilità ad ogni spettatore con disabilità; quarta richiesta, quella di permettere alle persone con disabilità di godere degli eventi dal vivo col proprio gruppo di amici e non in "aree dedicate", separate, nelle quali è ammesso un solo accompagnatore, e giocoforza discriminatorie; quinto ed ultimo obiettivo, il varo di nuovi parametri di progettazione delle infrastrutture per agevolare i processi di ripensamento dei principi di progettazione delle strutture destinate ai live secondo i principi della progettazione universale, con le associazioni delle persone con disabilità. "Bisogna superare l’impostaazione attuale della società, che ha scelto che solo alcuni corpi possano abitare gli spazi pubblici" sintetizza Cuollo. Sacchi ha assicurato che "il Comune reputa centrale il tema: ci sentiamo di migliorare i nostri strumenti amministrativi per permettere a tutti di partecipare agli eventi culturale della città".