LAURA LANA
Cronaca

Cinisello, flashmob contro l'omofobia

L'associazione Gaymin Out è scesa in piazza dopo l'aggressione a una 15enne nel parco di Villa Ghirlanda

Il flashmob di Cinisello Balsamo

Cinisello Balsamo (Milano) - Tra arcobaleni e cartelli “+educazione”, l’associazione Gaymin Out è scesa in piazza insieme a tante realtà del Nord Milano per dire “stop all’omofobia e per ricordare alle istituzioni che è ora che prendano posizione in favore dei diritti di tutti”. Un flash mob, davanti al centro culturale Il Pertini, cuore politico e sociale della città, dopo l’aggressione a sfondo omofobo del 29 giugno. “Abbiamo appreso con sdegno e preoccupazione che anche qui, a casa nostra, in quel Nord Milano che credevamo essere avanguardia sociale e civile, tutte e tutti noi, lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, intersessuali e queer, dobbiamo temere di cadere vittime di ignoranza, violenza e pregiudizio”.

L’episodio si è verificato nel parco di Villa Ghirlanda ai danni di una ragazza “colpevole” di indossare un cappellino sul quale campeggiava la scritta LGBT. Un gruppo di coetanei di 15 anni l’ha prima insultata per poi strattonarla, prenderla per i capelli, fino a farla cadere rovinosamente a terra. “Siamo cresciuti in questa zona, siamo venuti a studiare qui. La villa per noi è sempre stata un luogo di cultura, incontro, scambio e il fatto che l’aggressione si sia verificata proprio lì è stato uno choc per tutti noi – ha spiegato il presidente Simone Berardis -. Abbiamo voluto scendere in piazza il prima possibile per dare sostegno alla ragazza e perché c’è ancora bisogno di parlare ed educare le persone su questi temi”. È stata la stessa ragazzina a denunciare gli insulti omofobi che hanno accompagnato la sua aggressione. Tuttavia, il Comune, pur sensibilizzando con la vittima in un comunicato di solidarietà, non ha pronunciato una parola sulla matrice omofobica. “Per noi non è accettabile che sindaco e assessori si voltino dall’altra parte, dicendo che le motivazioni dell’aggressione devono essere ancora accertate quando il fatto è ovvio – sottolinea il presidente dell’associazione che ha sede a Cinisello -. I cittadini Lgbt+ e le loro famiglie meritano rispetto. Meritano interventi volti all’integrazione nelle scuole. Meritano leggi che li e le tutelino da aggressioni di matrice omotransfobica. Meritano strade e parchi sicuri. Abbiamo bisogno di strumenti che ci proteggano davvero”.

Tante le associazioni che hanno aderito al flashmob: dall’Anpi ai Sentinelli di Milano, da Arci La Quercia a Brianza Pride, dal Coordinamento per la Pace e Coordinamento Arcobaleno a Legambiente e Umanità Migrante. “Solo pochi giorni fa, dopo mesi di distanza, abbiamo appreso che le nostre proposte per il Quaderno delle Attività rivolte alle scuole della città sono state escluse dall’amministrazione – ricorda Noemi Tediosi -. Eppure dovrebbero essere le scuole ad attingere ai progetti, non il Comune a bocciarli. L’assessore ha fatto sapere che, siccome siamo un’associazione che tratta temi Lgbt avremmo portato la teoria del gender in classe. Questo dimostra quanto ci sia bisogno di educazione. E, anche per questo motivo, non smetteremo di portare le nostre proposte”.