
Il 54enne negli ultimi tempi era diventato l’incubo del parroco di Cesate, dal quale pretendeva. soldi Ora. è finito in arresto: dapprima ai domiciliari, quindi in cella
Disoccupato, abusatore di cocaina e hashish, con tratti anti-sociali e alla costante ricerca di denaro per procurarsi la droga. Così gli inquirenti descrivono il 54enne, italiano, che negli ultimi tempi era diventato l’incubo del parroco di Cesate, dal quale pretendeva continuamente soldi. L’uomo era arrivato anche a minacciare e insultare il sacerdote, facendo irruzione in chiesa e interrompendo la Messa. Atteggiamenti che il 54enne aveva già messo in atto, per altro, col precedente sacerdote, aggredito, minacciato e picchiato per non aver ceduto alle sue richieste estorsive. Non solo. L’uomo aveva avuto comportamenti maltrattanti nei confronti dell’anziana madre, malata di Alzheimer, tanto da essere colpito da un divieto di avvicinamento alla stessa. Ora il 54enne è finito in arresto, dapprima ai domiciliari, quindi in cella. Scaturite dalle segnalazioni dello stesso parroco, le indagini dei carabinieri hanno permesso di accertare che lo scorso 2 aprile il soggetto si era presentato in chiesa, in palese stato di alterazione psico-fisica in seguito all’abuso di sostanze, interrompendo la funzione in corso e minacciando il prelato. Il 54enne puntava ad ottenere 500 euro, che gli sarebbero serviti, con ogni probabilità, per procurarsi della droga. Di fronte al diniego del sacerdote, aveva sbottato: "Vuoi vedere che non si fa la Messa?".
Il 16 maggio l’uomo ha avvicinato nuovamente il prete, pronunciando discorsi sconclusionati e avanzando ulteriori richieste di denaro: al rifiuto del religioso, ha pronunciato nei suoi confronti una frase, "allora non farò più la volontà di Dio", che è suonata come una velata minaccia. Due mesi prima, nel marzo 2025, il 54enne si era introdotto in chiesa e aveva dato fuoco a un drappo vicino all’altare. Episodi analoghi nel 2013 e 2017, quando si era introdotto in chiesa per danneggiarne mobilio e oggetti di culto.
In seguito agli ultimi episodi accertati, lo scorso 28 maggio per il 54enne sono scattati gli arresti domiciliari, con l’accusa di tentata estorsione aggravata. Nei giorni successivi l’uomo è stato arrestato per evasione: il 29 maggio, infatti, i carabinieri della stazione di Garbagnate Milanese lo hanno rintracciato fuori dalla propria abitazione. Stessa cosa il 3 giugno, quando i militari della stazione di Cesate lo hanno individuato nella chiesa del medesimo paese, in violazione degli arresti domiciliari. Da qui la custodia cautelare in carcere, disposta dall’autorità giudiziaria.