
L’uomo incastrato dai poliziotti del commissariato Monforte Vittoria Nel pannolone c’erano 6 grammi e mezzo di cocaina
Cocaina dentro un pannolone per anziani. Un bilancino di precisione avvolto in un lenzuolo. In tasca, 190 euro. E per l’uomo, marocchino di 35 anni che lavorava come badante, è scattato l’arresto per detenzione ai fini di spaccio. A scovarlo, ieri mattina, sono stati i poliziotti del commissariato Monforte Vittoria guirati dal dirigente Antonio D’Urso. Tutto era nascosto in viale Romagna, nell’appartamento della signora di cui si prende cura, al momento ricoverata in ospedale. Gli agenti si sono appostati fuori dall’abitazione dopo alcune segnalazioni, con l’intenzione di vederci chiaro: a un certo punto, verso le 11 di ieri, hanno notato un uomo che corrispondeva al “sospettato“. Quindi lo hanno seguito. E si sono insospettiti ancora di più quando l’uomo, avvertendo la loro presenza, si voltava come infastidito. Quindi è stato bloccato. Poi la perquisizione in casa, nell’appartamento di cui aveva le chiavi, e che è risultato essere quello della signora che assiste.
In un pannolone c’erano sei grammi e mezzo di cocaina. Poi è spuntato anche il bilancino, utilizzato per pesare le dosi di stupefacente. Che era dentro un lenzuolo. L’appartamento è stato passato al setaccio in meno di un’ora. Evidentemente il trentacinquenne riteneva “sicuri“ i suoi nascondigli. E forse non si aspettava neppure che la polizia potesse risalire a lui. Ma gli è andata male. La situazione è peggiorata quando, a seguito della perquisizione personale, sono saltati fuori anche i soldi che teneva nei pantaloni: 190 euro in banconote di piccolo taglio, ritenuti essere provento dell’attività di spaccio che evidentemente il trentacinquenne portava avanti per arrotondare il suo stipendio di badante.
Dai successivi accertamenti, è emerso che avesse già dei precedenti di polizia specifici, sempre legati allo spaccio di droga. Su disposizione del pm di turno, l’uomo è poi stato accompagnato nelle camere di sicurezza della Questura e questa mattina affronterà il processo per direttissima.
Un altro nascondiglio ritenuto “sicuro“ da un ventiquattrenne era stato individuato lo scorso marzo, sempre dalla polizia. Il giovane in questione aveva riempito di droga il vano di una spazzola adesiva che si utilizza per rimuovere i pelucchi dagli abiti, creando così una cassaforte portatile per la cocaina. Anche per lui erano scattate le manette.
M.V.