Cernusco sul Naviglio (Milano) – Le tasse raccontano come cambia la città: 690mila euro di addizionale Irpef in più in due anni spiegano che Cernusco "non è più inclusiva". L’affondo in aula di Vivere, la forza di opposizione ha analizzato voce per voce una serie di dati che restituiscono "la fotografia di una mutazione sociale". "Meno ceti popolari, più ricchi – sintetizza il capogruppo Giordano Marchetti - stiamo diventando la Milano centro dell’hinterland".
A fare la differenza, il mattone. Al posto delle vecchie villette anni Sessanta "costruiscono palazzine con pochi appartamenti da 1 milione l’uno e gli affitti sfiorano i mille euro: le giovani coppie sono costrette a emigrare. L’amministrazione ha cancellato l’edilizia convenzionata in via Cevedale e i ragazzi vanno altrove".
Altri due numeri restituiscono il quadro, "siamo sempre più vecchi, i bambini che nascono scendono anche nella ricca Cernusco, ora siamo a 250 l’anno, ma la serie storica ci ricorda che erano in media 350, mentre la popolazione non aumenta: chiudiamo il 2024 con cinque residenti in più, lo studio commissionato dal Comune per sostenere la necessità di una nuova scuola media prevedeva che saremmo arrivati a 40mila abitanti entro il 2025 e invece non raggiungiamo i 35mila".
Per invertire la rotta "serve una riflessione profonda che svisceri a fondo tutte le sfaccettature del problema, se non vogliamo ritrovarci a essere una riserva per sciuri âgé in fuga da Milano. Chi arriva ha soldi e vuole servizi di alto livello e le nostre disponibilità per offrirli, dallo sport al sociale, non sono molte: abbiamo marciapiedi rotti e strade groviera. Il nuovo Piano di governo del territorio è un’occasione importante per riequilibrare la situazione, sempre che si colga la necessità di farlo. Il Pgt non sarà operativo prima del 2028, dopo, sarà troppo tardi. Da certi fenomeni è difficile tornare indietro".
Marchetti punta l’indice sulla visione miope "di chi esulata perché ci sono più soldi in cassa da spendere. La domanda è: a che prezzo?". Gli scaglioni parlano chiaro, "amplificano una tendenza che avevamo già denunciato l’anno scorso: scendono i redditi bassi esentati dal pagamento dell’addizionale (-612 nel biennio) e quelli medio-bassi fino a 26mila euro (-302 negli ultimi 24 mesi) e aumentano i contribuenti di fascia medio-alta e addirittura di quella alta: +213 per dichiarazioni fino a 75mila euro, +177 per chi è oltre i 120mila".