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Jessica Faoro, uccisa per un No. La mamma e la sorella: “Il suo sacrificio, un insegnamento per le altre”

Annamaria Natella, madre della giovane assassinata dall’uomo che la ospitava dopo averne rifiutato le avance, è stata ospite di un incontro dedicato ai pericoli della rete, insieme alla sorella minore della ragazza

L’avvocata Eliana Capizzi e la madre di Jessica Valentina Faoro, Annamaria Natella

L’avvocata Eliana Capizzi e la madre di Jessica Valentina Faoro, Annamaria Natella

Cassina de’ Pecchi, 19 marzo 2025 – “Siamo qui per Jessica, e per un monito ai tanti giovani in sala stasera. Anche Jessica fu adescata su un social. Ha pagato con la vita l’essersi fidata. Il non aver riconosciuto subito il male”. Una serata, la seconda di un ciclo sui pericoli del web in sala consiliare. E due testimonial speciali: Annamaria Natella e la figlia diciassettenne Noemi: la madre e la giovanissima sorella di Jessica Valentina Faoro, uccisa a 19 anni, nel febbraio del 2018, dal tranviere allora 39enne Alessandro Garlaschi.

L’uomo infierì sulla giovane accolta nel suo appartamento di Milano come colf, punita con 85 coltellate per aver rifiutato i suoi approcci sessuali. Garlaschi sta scontando l’ergastolo, confermato in Cassazione nel giugno 2021.

I pericoli della rete

Un dolore senza fine per la famiglia, una storia da non dimenticare. La relatrice della serata, Eliana Capizzi, consigliera comunale e avvocato penalista, conobbe Jessica in vita, negli anni dell’affidamento in comunità, delle fughe, dei ritorni in famiglia. Ha sempre seguito la madre dopo l’omicidio, durante i processi, sino all’ultima sentenza. “Abbiamo voluto esserci – ha spiegato mamma Annamaria – perché stasera si parla di adescamento in rete. Lei conobbe quell’uomo su Facebook. Vide quell’offerta di lavoro come opportunità”.

Sono passati gli anni. “La nostra vita continua. Ma non potrà mai essere come prima. Quel che è successo non si cancella”. Un ricordo di Jessica, bionda e fragile, una vita difficile, una fine ingiusta. “Il suo sorriso. Avevamo avuto tanti problemi. Ma lei era così: solare e sorridente”. E lui? “Non ci penso mai. Mi scrisse un’assurda lettera dal carcere. Mi chiese anche un incontro. Figuriamoci”.

Jessica Valentina  Faoro è stata uccisa  in via Brioschi  a Milano
Jessica Valentina Faoro è stata uccisa in via Brioschi a Milano

La voce della sorella

Nei giorni della tragedia Noemi aveva undici anni. Oggi ne ha 17, studia all’istituto alberghiero. Costruisce il suo futuro. E non dimentica. “Penso di essere cresciuta tutto in una volta, troppo in fretta. Mia madre ha perso una figlia. Io ho perso una sorella che adoravo. Eravamo legatissime, anche se avevamo vissuto separate. Quando ci incontravamo eravamo felici. Spensierate”.

L’eredità di Jessica. “Ogni giorno mi sveglio e cerco la forza. Perché so di dover vivere per due. Vivo la mia vita. Ma vivo anche quella che non ha potuto vivere lei”. Un messaggio ai giovani, con emozione. “La storia della mia famiglia mi ha insegnato che il pericolo è ovunque. Dietro l’angolo. Direi loro di stare attenti. Perché talvolta le persone non sono quello che sembrano”.