
L’abbigliamento per bambino e ragazzo come sola merce in vendita, il gel all’ingresso e la mascherina sul volto. Si riapre, "ci proviamo, per noi stessi e sperando di offrire un servizio alla cittadinanza". Vanta la bellezza di 53 anni di attività nel settore il grande negozio di abbigliamento del marchio “La Sorgente” di via Zappatoni. Abbigliamento per tutte le età.
L’ultimo decreto ha dato l’ok alla riapertura solo per chi vende capi per i più piccini. Saracinesca alzata, dopo le lunghe settimane della serrata. Dietro il bancone la titolare Nicoletta Gussoni, "ma il negozio apparteneva già a mia madre". In negozio esposizione completa, ma fuori cartelli e volantini dettagliano la possibilità di acquistare solo i capi consentiti.
"Si parla genericamente di abbigliamento da bambino - spiega l’esercente - . Il nostro target è fra i 3 e i 14 anni. Al momento, devo dire, nessuno ha dato direttive maggiormente precise, ci regoliamo così". La clientela si adegua? "Siamo aperti da poche ore, qualcuno ha fatto un giro, anche per un saluto. Con tutti precisiamo che non venderemo nulla che non sia consentito. Non credo sia necessario cordonare la parte “vietata”, ma nel caso vedremo".
Negozio chiuso per settimane, riapertura nel giro di pochi giorni. Precauzioni sanitarie? "Anche su questo non ci sono arrivate direttive. Abbiamo provveduto a igienizzare con i prodotti idonei gli interni e tutta la parte dell’ingresso. Come da direttiva, mettiamo gel e guanti a disposizione dei clienti che entrano. E abbiamo limitato a due gli accessi in contemporanea: lo spazio è tanto, si possono mantenere le distanze".
In bella vista sul bancone l’articolo del momento, le mascherine lavabili e riutilizzabili, con elastici o senza, e le fantasie della primavera. "Aderiamo a un programma solidale: per ogni mascherina venduta ne doniamo una alla protezione civile. Al dettaglio le lavabili in stoffa realizzate da aziende locali, quelle che vengono donate sono invece mascherine chirurgiche".
Monica Autunno