LUCA ZORLONI
Cronaca

Riapre l’ex villaggio dei delegati Expo: nel 2019 l’iper più grande di Milano

Case in vendita e in affitto nei palazzi che hanno ospitato Mattarella

Delegate di Expo a Cascina Merlata

Milano, 16 dicembre 2015 - I primi inquilini entreranno a maggio 2016. Scatta la fase due per Cascina Merlata, fino a ottobre villaggio di 1.400 delegati dei Paesi ospiti all’Expo di Milano e dalla prossima primavera primo nucleo di un più ampio quartiere da 12-13mila abitanti nella periferia nord-ovest della città. Sono sul mercato i 397 appartamenti delle sette torri già costruite, dove ha dormito anche il capo dello Stato, Sergio Mattarella, e dove i cinesi avevano allestito una friggitoria improvvisata. Una decina di alloggi è già stata venduta, per i 93 a canone agevolato settimana prossima il Comune di Milano pubblicherà un bando, mentre si stanno limando gli ultimi dettagli legali dei 140 destinati al «rent to buy», scadenza otto anni. Le forze dell’ordine, grazie a un accordo con il prefetto, troveranno una corsia preferenziale.

La regia dell’operazione è in mano all’immobiliare Euromilano, che deve costruire altri quattro palazzoni per l’housing sociale e ha in pancia 143.500 metri quadri destinati all’edilizia libera. «Abbiamo trattative aperte con due società di gestione del risparmio per un fondo affitti a lungo termine in un’area di 30mila metri quadri – spiega l’amministratore delegato Attilio Di Cunto – e ottomila potrebbero servire a residenze protette per anziani autosufficienti». Lo sviluppo, che comprende anche 127mila metri quadri in mano alle cooperative, è legato a doppio filo al destino dell’area Expo. «Siamo in contatto con la cabina di regia di Arexpo – osserva il presidente, Luigi Borrè – per creare progetti complementari ed evitare duplicazioni». Il piano, che si concluderà nel 2025, comprende anche una scuola da 800 studenti e un centro commerciale da 65mila metri quadri, il più grande di Milano, pronto nel 2019. «Eravamo molto vicini a chiudere con il gruppo inglese Hamerson, che ha poi acquistato per 1,8 miliardi una catena di supermercati irlandesi – precisa Di Cunto –. Il 22 dicembre il cda di Euromilano firmerà un’esclusiva di 90 giorni con un soggetto europeo per arrivare a una firma». L’alimentare è in mano a Coop, già nel vicino centro Bonola.

Nel frattempo l’immobiliare, che a novembre ha visto subentrare nella compagine societaria il gruppo Brioschi al posto di Canova 2000 (17,1% del capitale), sta gestendo la chiusura di Expo. Il semestre ha prodotto 26 milioni di euro di ricavi e cinque ne serviranno per ripristinare le case. Gli arredi – valore commerciale tre milioni di euro – sono stati donati per un euro a Caritas Ambrosiana, che a sua volta li destinerà a cento appartamenti da Aler e ad alcuni alloggi a Legnano. Nei sei mesi di Expo Euromilano ha sperimentato anche la gestione dei servizi dei palazzi, dalla palestra al bar condominiale, formula con cui la società vuole proporsi anche ai grandi gestori di patrimoni immobiliari (leggi le banche). Incontri sono in corso con Telecom e Sky per i futuri inquilini, mentre il Kazakhstan chiede consigli per l’Expo di Astana nel 2017.

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