Case di via Spaventa, l’Aler caccia gli abusivi da pianerottoli e scale

L’intervento dell’azienda dopo la denuncia della scorsa settimana. Lastre di alluminio e serrature nuove per evitare nuove occupazioni. Il portone e il cancello esterno del caseggiato però sono ancora aperti

I pianerottoli che erano un dormitorio per gli abusivi

I pianerottoli che erano un dormitorio per gli abusivi

Milano, 30 maggio 2023 –  L’impegno preso è stato mantenuto: nei giorni scorsi Aler ha inviato alcune squadre nei caseggiati popolari di via Spaventa. Alcuni interventi sono stati messi a segno. Non tutti quelli richiesti, soltanto alcuni. Resta ancora da fare, quindi. Ma un passo avanti c’è stato.

Pianerottoli occupati

Il riferimento è a quanto segnalato da Il Giorno i pianerottoli degli ultimi piani delle scale A, D e F degli storici caseggiati popolari di via Spaventa 1 erano stati occupati da tre senzatetto di origine straniera che vi avevano sistemato materassi e coperte per la notte utilizzando i gradini come scarpiera o come posteggio per la propria bicicletta, trasformando il corrimano in appendiabiti e ricoprendo la ringhiera con cartoni per creare ambienti separati.

Un’occupazione inusuale, quella delle parti comuni di un condominio. Un’occupazione in piena regola: di fronte alla reazione degli inquilini, per lo più anziani, gli occupanti avevano avuto atteggiamenti di sfida, come gli inviti a chiamare la polizia, o di sprezzo, come svuotare lungo le scale bottiglie piene della loro urina. Incursioni, le loro, agevolate dal fatto che il caseggiato al civico 1 di via Spaventa è sempre accessibile: sempre aperti il portone e il cancello che danno sulla strada, sempre aperti, o facilmennte apribili, anche i portoncini che conducono ai piani, agli alloggi e ai relativi pianerottoli.

Questo l’antefatto. Da qui la richiesta delle inquiline: "Chiediamo sicurezza e pulizia". Una sollecitazione alla quale Aler aveva risposto impegnandosi ad intervenire in modo definitivo durante la settimana appena iniziata. La buona notizia è che gli interventi sono stati messi a segno già negli ultimi giorni della scorsa settimana: prima del previsto. La cattiva notizia è che ne sono stati messi a segno soltanto alcuni: un intervento definitivo solo fino ad un certo punto.

Abusivi cacciati

Nel dettaglio , gli occupanti abusivi sono stati allontanati dal caseggiato. E all’ultimo piano della scala F è stata installata una lastra di alluminio che chiude l’accesso al pianerottolo impedendo che qualcuno possa tornare ad utilizzarlo come rifugio o giaciglio notturno. Sempre alla scala F, sono iniziati i lavori per installare i citofoni e poter così chiudere il portoncino che conduce ai piani. Quanto al portoncino della scala A, invece, è stata cambiata la serratura, prima forzata fino a renderla inutile. In sintesi: i caseggiati sono più protetti di quanto lo fossero settimana scorsa. Ma non sono ancora chiusi come tutti i condomini di questo mondo.

Portoni aperti

Sia il portone sia il cancello che affacciano sulla strada continuano, infatti, ad essere sempre aperti. Il primo – hanno fatto sapere da Aler – resta aperto perché non ci sono (ancora) citofoni in funzione. Quanto al cancello esterno... il mistero continua. Ma gli inquilini chiedono che sia risolto presto. Stessa richiesta per le cantine della scala F, che versano in uno stato pietoso perché nessun intervento di risanamento è stato mai fatto dopo l’incendio di due anni fa, per l’igiene lungo le scale del caseggiato, che lascia ancora a desiderare, e per i locali spazzatura, decisamente saturi, sporchi e insalubri. Un passo alla volta: questa è la speranza in un caseggiato in cui alcuni problemi sono stati risolti solo ricorrendo alla tenacia e alla pazienza. Non c’era un ascensore funzionante e ora c’è, non c’era un custode e ora c’è, non c’erano barriere agli ingressi e ora qualcuna è stata messa. Ma non basta, ne servono altre. Nessuno ha il dovere di accontentarsi.

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