Casa a Sesto San Giovanni, la scelta dei milanesi in fuga dalla città

Prezzi più bassi e vicinanza della metrò: boom immobiliare nella città dell’hinterland ormai invasa dai cantieri. Volano anche gli affitti

Uno dei cantieri sulle aree ex Falck. A destra, il rendering di uno dei viali che dovrebbe sorgere nella zona

Uno dei cantieri sulle aree ex Falck. A destra, il rendering di uno dei viali che dovrebbe sorgere nella zona

Sesto San Giovanni (Milano) – L’ex Inps ospiterà a breve 107 nuove famiglie. Poco più in là sarà riconvertito l’ex Cinema Elena e, facendo ancora qualche metro, il palazzone del degrado diventerà il “Giardino di via Marconi”, altro complesso signorile.  Ampie logge, zone living luminose, classi energetiche A++: modelli replicati da un isolato all’altro in un mercato immobiliare alle stelle che arriva a superare il mezzo milione di euro per un appartamento di nuova costruzione. Persino le case comunali sono state messe all’asta con prezzi inediti: 135.800 euro per 78 metri quadri e 183mila euro per un quadrilocale in periferia.

Sulla testa di Sesto San Giovanni vola una bolla immobiliare mai vista, mentre si perde il conto degli sfratti. Come funghi spuntano cantieri. È la città che sale. Letteralmente, vedendo le altezze. "C’è grande domanda per vivere a Sesto, anche in affitto. Ci sono coppie che pagano 900 euro al mese per un bilocale in centro – raccontano le agenzie – Sono soprattutto ‘espulsi’ da Milano. Lavoratori che non riescono più a sostenere i costi del capoluogo e decidono di venire qui, a pochi chilometri di distanza, vicino al posto di lavoro, in una città con i servizi essenziali”.

La stessa analisi la fa Mirca Carletti, direttrice di UniAbita, la più grande cooperativa di abitanti di Italia, che sta costruendo e vendendo già su carta, prima ancora che i palazzi vengano su. “I professionisti scelgono zone più fornite. Abbiamo avuto tantissime richieste per il complesso che stiamo realizzando alla Rondinella. Magari si accettano metrature inferiori, compensate dalla vicinanza al metrò e da un giardino condominiale fatto di tre corti che si susseguono”.

C’è chi sceglie la periferia: gli alloggi di “Quadrifoglio” a Cascina Gatti sono andati sold out. “L’acquirente tipo in questo caso è la giovane famiglia che vuole una casa grande, già adatta a ospitare bambini, luminosa, immersa in un parco pubblico attrezzato con vista sul laghetto. Sono esigenze completamente diverse”.

C’è poi chi sta “rastrellando” per rivendere o darsi ai redditizi affitti brevi, magari agli universitari fuori sede, appena partiranno le ex Falck: in via Mazzini/Acciaierie si stima che il valore degli immobili esistenti crescerà dal 20 al 30%, creando un quartiere dormitorio di lusso. Ventimila nuovi residenti sono attesi nei prossimi anni, fino al saldo di 102mila abitanti: su 11,7 chilometri di superficie, quella urbanizzata sarà l’83,85 per cento.

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