Una lite, poi la sciarpa stretta attorno al collo. Questi sono i particolari che al momento sono emersi, stando alle testimonianze, dell’aggressione subìta lunedì da una capotreno di Trenord sul treno 2966 partito da Milano e diretto a Malpensa. La donna sarebbe stata quasi strangolata da un collega, un istruttore che era con lei, all’altezza della stazione di Porta Garibaldi in una cabina non abilitata al servizio. E, sempre secondo quanto risulta dalle testimonianze, il violento sarebbe stato subito bloccato da alcuni viaggiatori che hanno poi soccorso la capotreno perché si erano accorti di quanto stava accadendo. Poi è intervenuta la Polfer che ora è al lavoro per chiarire l’esatta dinamica e accertare le responsabilità. Ancora da capire cosa abbia scatenato la lite e poi l’aggressione. Nel frattempo, il dipendente ritenuto responsabile è stato sospeso dal lavoro.
Questo è quanto al momento è stato ricostruito. "Trenord – scrive in una nota l’azienda – ha appreso con sconcerto dell’orribile atto di violenza compiuto da un suo dipendente verso una collega capotreno. L’azienda le ha subito espresso la massima vicinanza e messo a sua disposizione tutte le forme di supporto necessarie". Ancora: "L’aggressione – specifica poi l’azienda nella nota – è avvenuta lunedì 5 febbraio nella cabina di un treno non abilitata al servizio. L’autore è stato immediatamente sospeso dal lavoro, in attesa degli sviluppi giudiziari. Trenord è a completa disposizione delle Autorità e valuterà le azioni opportune a propria tutela".
M.V.