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Milano - "La mia cagnolina Jole non si reggeva sulle zampe posteriori. Mi guardava con gli occhi imploranti, mi si è gelato il sangue. L’ho portata immediatamente alla clinica veterinaria". Responso: positiva al thc, la sostanza responsabile dell’effetto stupefacente della marijuana, e pure alla cocaina.
"Colpa della droga che ha ingerito in un’area verde vicino casa, sicuramente nascosta sotto qualche cespuglio da pusher della zona", racconta Elena Carla Ambroso, educatrice cinofila attiva tra la zona di Corvetto e il parco della Vettabbia. "Io l’ho vista con qualcosa di anomalo in bocca ma non immaginavo potesse essere dello stupefacente". Dopo qualche ora la sua cagnolina, che ha 6 anni e mezzo ed è un incrocio tra border collie e pastore bergamasco, ha iniziato a stare male. Per fortuna grazie alle cure si è ripresa ed è tornata a casa. Succedeva lo scorso 13 ottobre.
Ma non è il primo cane a fiutare e ingoiare dosi nascoste da spacciatori in parchi e aree cani: nei giorni scorsi abbiamo raccontato la storia di Ruby, una cagnolina beagle di 6 anni, che al parco Sempione ha mangiato un panetto di marijuana andando in overdose. Anche lei è finita in clinica e gradualmente ha smaltito gli effetti dello stupefacente. Dopo aver letto il racconto sul Giorno, Elena Ambroso ha deciso di raccontare anche la storia a lieto fine di Jole, sperando possa servire a incrementare i controlli anti spaccio in zona. La cagnolina, stando a quanto ha potuto osservare la sua padrona, ha ingerito “panetti“ in un’area verde di via San Dionigi, tra Cascina Nosedo e il parco della Vettabbia.
"Ricordo che l’area era transennata da una recinzione di plastica arancione. Probabilmente, lì attorno, i pusher nascondono la droga. Ho visto che la cagnolina aveva in bocca qualcosa ma credevo fosse un pezzo di escremento di qualche animale". Tutto bene, finché, trascorsa qualche ora, Jole ha iniziato a star male. "Io e i miei familiari abbiamo capito che la situazione era seria vedendo che non riusciva a reggersi sulle zampe. Faticava a muovere la zampa posteriore destra, soprattutto". Così Ambroso l’ha accompagnata subito in una clinica veterinaria, dove i dottori hanno disposto gli esami delle urine: il droga-test è risultato positivo a thc e cocaina. Riscontrata quindi un’intossicazione da sostanze stupefacenti. Jole è poi stata ricoverata per le cure del caso e tenuta in osservazione un giorno.
"Per fortuna la mia cagnolina si è ripresa. Lei pesa 20 chili. Ma cosa sarebbe successo a un animale di piccola taglia? Quel giorno avevo con me anche il chihuahua di una mia amica, che per fortuna è sempre stato attaccato a me e non si è mai allontanato. Pensare che avrebbe potuto mangiare anche lui la droga mi fa tremare. Bisogna fare qualcosa: controllare costantemente i punti che diventano nascondigli di droga, per togliere di mezzo le eventuali sostanze prima che possano fare del male ai nostri cani".