
Impegno e orgoglio dei primi cittadini: spopola l’hashtag (con tanto di maglietta) “è colpa del sindaco“ "Il nostro simbolo? Aldino Galli, 94 anni, che si sfila dal corteo del 25 aprile e raccoglie un cartello...".
"# è colpa del sindaco", la maglietta, dono di Massimo Vadori, primo cittadino in carica, ai predecessori, è già un must. Li ha riuniti per un’occasione speciale: “50 sfumature di rosso“, mezzo secolo di governo progressista a Bussero, borgo di 8.300 abitanti che dal 1975 con la 167 ha messo un tetto sopra la testa al ceto medio milanese: 1.300 famiglie su 3.500 nuclei hanno comprato casa a prezzi calmierati. E raggiungono la Madonnina in metrò. Una scelta precisa. Un fil rouge unisce gli amministratori da 50 anni. Mattatore Curzio Rusnati, sulla poltrona più pesante del Municipio per 10 anni, fino al 2022. "C’è una foto simbolo dell’evento – racconta –: Aldino Galli, 94 anni, che il 25 aprile si stacca dal corteo per raccogliere un cartello di divieto di sosta volante caduto per terra e lo sistema: un sindaco è per sempre". Qui, la chiamano "sindrome del custode", "malattia dalla quale non si guarisce". Nella storia della lista che nel tempo ha cambiato nome e formule, da “Comune popolare“ a “Ideazione Bussero condivisa“, "la sostanza è sempre la stessa", "ha seguito l’evoluzione della nostra società: nel 1975 i candidati a parte il sindaco farmacista, Giancarlo Pistone, erano tutti uomini e quasi tutti operai". Oggi "per fortuna ci sono le donne".
Così è nata l’idea dell’amarcord che "mostra come siamo cambiati, ma anche che lo zoccolo duro di valori è lo stesso. Qui vince sempre Peppone, c’è un genius loci, 5 sindaci su 7 sono nati in tre vie del centro storico". La ricetta del successo? "Stare in mezzo alla gente – dicono gli ex – lo fai solo se ti piacciono le persone, la sfida è allenare la comunità a prendersi cura di se stessa, devi essere sempre quello che dici". "Ma senza amore per il paese non si va da nessuna parte – sottolinea Rusnati – c’è un attaccamento viscerale a questo francobollo di mondo che però è il nostro e la capacità di stare insieme è stata il motore di questa lunga avventura".
Fra i sindaci per sempre anche Antonio Galbiati, Enrico Galbiati, Franco Colombo: "Aldino Galli non ha potuto partecipare per un problema di salute della moglie, ma è il simbolo vivente del sindaco al servizio di tutti. Quante lezioni potrebbe dare a certi grandi". Pochi gli ingredienti dello “stile Bussero“: "Difesa del territorio, della memoria di luoghi e persone, sostegno sociale, servizi pubblici". Il paese ha un auditorium-teatro – 370 poltroncine rosse elegantissime, 80 metri di palco – degno di una città. "Perché non di solo pane…".