
San Lorenzo, Milano semi deserta
Milano, 14 novembre 2020 - Oggi nel Milanese si sono registrati 2.895 casi di coronavirus, di cui 1.082 nel capoluogo. Un dato in netto calo rispetto a ieri ma da leggere alla luce dei tamponi processati a livello regionale. Venerdì infatti nella Città metropolitana c'erano stati 4.451 casi, di cui 1.973 a Milano ma con 20mila tamponi in più rispetto a oggi: ieri erano 55.636, oggi 35.550. Ciò fa sì che il rapporto casi-tamponi sia in peggioramento: 22,8% contro il 19,1% del giorno precedente.

Il fronte caldo della seconda ondata
Tra le altre province lombarde, a Varese si sono registrati 1.341 positivi, 936 a Monza e Brianza, 726 a Como e 534 a Pavia. Poi vengono Brescia con 467 casi, Mantova con 292, Cremona con 191, Lodi con 181, Bergamo con 142, Sondrio con 131 e Lecco con 124. Come si evince dai dati la geografia della diffusione del virus in Lombardia è sostanzialmente stabile: a essere più colpita è la macroarea che comprende Milano, Varese, Monza-Brianza e Como, meno interessate dalla seconda ondata le altre zone della regione.
Week-end in lockdown, sperando nella zona arancione
Intanto Milano si appresta ad affrontare il secondo week-end di lockdown. La Lombardia è infatti zona rossa e sono in vigore le misure più rigide tra quelle decise dall'ultimo Dcpm del premier Conte. Ma la situazione potrebbe cambiare. Come ricordato ieri dal governatore Fontana un eventuale allentamento delle misure potrà essere deciso solo tra un'altra settimana. L'obiettivo è virare dal rosso all'arancione. Un'ipotesi complessa ma non un miraggio alla luce dell'arancione “tecnico” assegnato dal monitoraggio della cabina di regìa ministero della Salute-Iss.