ENRICO FOVANNA
Cronaca

Stefania, una vita di fatiche e passione: "Con il web ho costruito un sogno"

Era una bimba timida, figlia di gente umile, ma la sua casa era piena di libri. Ecco come si è inventata un mestiere

Stefania Crepaldi

Milano, 4 marzo 2020 -  È la storia di una bambina un po’ frustrata dalle allergie e dalla magrezza, cresciuta in una famiglia umile, di grandi lavoratori, che passava il tempo libero a leggere romanzi. Genitori che non avevano potuto andare troppo a scuola, ma che avevano capito l’importanza di indirizzare la figlia allo studio, perché potesse un giorno costruirsi da sola il futuro. E in un certo senso così è stato. Stefania Crepaldi oggi ha 32 anni, un figlio di nemmeno due anni e la gioia di essersi costruita, anzi inventata, il mestiere dei sogni, grazie anche all’aiuto di due alleati: il web e il suo compagno, che le ha fatto capire le enormi potenzialità del mezzo a disposizione. Ma andiamo con ordine.

Da bambina , Stefania soffre di allergia ai latticini e si riempie di complessi fisici. Ha, potremmo dire, una prima infanzia un po’ insapore. In prima elementare però impara a leggere e pian piano le storie, quelle diverse dalla sua, diventano gli altri mondi con cui la sua infanzia si colora. Vi si immerge, specie prima di prendere sonno, come fanno tutti in casa, in quella casa ricolma di libri, che non assomiglia a tutte le altre. A scuola comincia ad eccellere in italiano e al primo bel voto annusa già un presagio di futuro. 

Le storie la portano verso la Storia e a diciott’anni Stefania prova a fare l’archeologa, a Pisa. Per mantenersi, all’università lavora senza risparmio come cameriera in una cooperativa di catering, anche 29 ore di fila. "Eravamo tutti universitari spiantati, con la testa piena di sogni, e ad ogni esame mi premiavo con un nuovo libro. Risparmiavo solo sul resto". A un certo punto però Stefania rallenta con gli esami, sente che la spinta emotiva sta scemando: "Qualcosa non mi convinceva più". Un giorno, durante uno scavo, conosce Alessandro, suo futuro marito, che le dice una cosa semplice: "Niente illumina il tuo sguardo come quando parli di romanzi". "Che sfrontato - pensa lei - Però non ha tutti i torti. E da quel momento una domanda la assilla: "Come potrei lavorare nel mondo dell’editoria senza una formazione canonica".

Alessandro comincia a parlarle di Internet e della opportunità che può dare alle persone davvero competenti. Della differenza tra formazione e competenza. Stefania si butta e nel 2013 apre un blog ( www.editorromanzi,it ), in cui investe 50 euro. Studia tecniche narrative su manuali specializzati. Senza smettere di fare la cameriera, si iscrive a un corso di editoria a Pisa. Comincia a fare video su Youtube, tuttora pubblici e gratuiti, in cui si propone di aiutare gli scrittori alle prime armi a migliorare la preparazione e ad evitare i più comun errori. Sogna di fare la editor da freelance.

In tre anni la sua casella mail si riempie di richieste di collaborazione. Sa che i romanzi letti fin da bambina rappresentano il suo miglior bagaglio e tutto parte, anzi decolla. Pian piano Stefania inizia a collaborare con scrittori di livello ed elabora un proprio metodo di approccio professionale alla scrittura. Oggi il suo blog è un vero e proprio progetto di imprenditoria digitale e il suo corso di progettazione narrativa è stato seguito da oltre mille scrittori. «Il finale? Sono diventata madre e vivo in campagna. Non ho mai cercato clienti per guadagni facili. Voglio aiutare chi vuole scrivere in modo professionale e questa scelta mi appaga appieno. Il digitale è una grande risorsa per chi possiede competenze. Come diceva Einstein, tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, fino a quando arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa".