ANDREA GIANNI
Cronaca

Alessandro Basciano e il valzer di decisioni: "Ha continuato a screditarla". Divieto di avvicinamento alla ex Sophie Codegoni

L’arresto del dj tre mesi fa, la scarcerazione dopo 48 ore e la nuova misura: la parola passa alla Cassazione. Le chat, gli interventi social, le considerazioni dei giudici: "Non ha compreso il disvalore delle condotte"

Il dj e volto tv Alessandro Basciano (35 anni) e la ex Sophie Codegoni (24 anni)

Il dj e volto tv Alessandro Basciano (35 anni) e la ex Sophie Codegoni (24 anni)

Milano – Per 76 volte nell’arco di 5 giorni, tra il 14 e il 19 novembre dell’anno scorso, Alessandro Basciano aveva apostrofato come "fallita" la sua ex fidanzata Sophie Codegoni, in chat e messaggi vocali. Il dj anche a seguito della scarcerazione lo scorso 23 novembre, dopo meno di 48 ore trascorse a San Vittore, secondo la memoria depositata dal legale della modella ha "immediatamente ripreso a screditare pubblicamente" la donna "sui social e in televisione, attuando una campagna di violenza psicologica". I giudici del Tribunale del Riesame di Milano (presidente Caterina Ambrosino) ora hanno disposto il divieto di avvicinamento alla ex, accogliendo solo in parte il ricorso della Procura che aveva chiesto gli arresti domiciliari.

I giudici, nell’ordinanza, evidenziano "il rischio di reiterazione di condotte del tutto analoghe a quelle per cui si procede". Basciano ha dimostrato una "assenza di capacità di autocontrollo" e non ha compreso "il disvalore delle condotte poste in essere", continuando a "screditare" la ex. I giudici hanno ritenuto quindi attendibili le denunce, emerse anche dalla mole di chat e dalle testimonianze raccolte, "di condotte idonee a ingenerare in una persona comune uno stato di ansia e paura perdurante" e "un clima intimidatorio e ostile idoneo a compromettere la libertà e la serenità psichica della vittima". Frasi come "Ti ammazzo come un cane", scritte nei mesi che hanno preceduto l’arresto, oppure "occhio alle uscite perché sei controllata (...) ora mando uno dei miei e finisce male". Per tutta la durata della relazione "in modo sistematico e ossessivo l’indagato ha proferito insulti, minacce anche di morte e ha assunto atteggiamenti perentori e controllanti".

Considerazioni al centro del provvedimento del Riesame, in un valzer di decisioni iniziato a novembre quando il dj, volto televisivo e personaggio social Alessandro Basciano è stato arrestato con l’accusa di stalking nei confronti della modella e influencer. Il 23 novembre il colpo di scena, con la scarcerazione dopo meno di 48 ore trascorse in cella. Il gip di Milano, dopo l’interrogatorio di Basciano, ha infatti revocato l’ordinanza, accogliendo la richiesta del difensore, l’avvocato Leonardo D’Erasmo. Questo perché, alla luce delle dichiarazioni rese, "è venuto meno il requisito della gravità che deve connotare il quadro indiziario, presupposto indefettibile ai fini di una qualsivoglia misura cautelare".

E così Basciano è tornato libero, rilasciando la prima intervista sulla vicenda all’amico Fabrizio Corona. Il pm Antonio Pansa e l’aggiunta Letizia Mannella, però, hanno di nuovo chiesto per il 35enne gli arresti, questa volta i domiciliari, dopo che il 28 novembre scorso la modella 23enne, nelle nuove indagini dei carabinieri, era stata ascoltata dagli inquirenti e aveva confermato le accuse, la sua paura e il quadro inquietante fatto di insulti gravi, minacce anche di morte e di atteggiamenti persecutori di cui per quasi un anno e mezzo sarebbe stata vittima. Il Tribunale ha disposto quindi la misura meno afflittiva del divieto di avvicinamento, anche se non è finita. Entro 10 giorni la difesa del dj potrà ricorrere in Cassazione.