REDAZIONE MILANO

Bandiere a mezz’asta e silenzio. L’ultimo saluto a "re" Giorgio

Milano saluta il suo stilista-simbolo nel giorno dei funerali nel Piacentino. "Ci mancherà"

Milano saluta il suo stilista-simbolo nel giorno dei funerali nel Piacentino. "Ci mancherà"

Milano saluta il suo stilista-simbolo nel giorno dei funerali nel Piacentino. "Ci mancherà"

"Il segno che spero di lasciare è fatto di impegno, rispetto e attenzione per le persone e per la realtà. è da lì che tutto comincia". Firmato Giorgio Armani.

Il giorno dopo le 48 ore che hanno dimostrato l’amore e il rispetto dell’Italia per l’imprenditore, mecenate e stilista, con 16mila persone che si sono messe pazienti in fila per rendergli onore alla camera ardente, giornata di lutto a Milano, nello stesso giorno in cui - con cerimonia privata - a Rivalta, nel Piacentino, i familiari e i collaboratori strettissimi partecipavano al funerale di “re“ Giorgio.

È stato anche il giorno delle polemiche partite dopo un post del senatore di Italia Viva Ivan Scalfarotto che accusava i “big“ del Governo di assenza ingiustificabile alla camera ardente: hanno voluto partecipare al rito collettivo, infatti, la ministra all’Università Anna Maria Bernini e il collega dell’Istruzione, Giuseppe Valditara. Assenti tanti altri ministri “di peso“, mentre il premier Giorgia Meloni era all’estero per stare con la figlia. Un viaggio "in veste privata", ha rimarcato in una note, un "regalo di compleanno" alla figlia Ginevra ("compirà 9 anni tra una settimana"), e a bordo di "voli di linea".

"Un po’ stupito anche io sinceramente", aveva detto pochi minuti prima della nota romana il sindaco di Milano Giuseppe Sala sull’assenza di rappresentanti del governo alla camera ardente. Resta l’assenza di tanti ministri con deleghe di peso, “prossime“ al lavoro di Armani, dal Made in Italy allo Sport. Resta, soprattutto, però, l’affetto di milioni di persone: chi ha potuto è venuto in presenza, gli altri con messaggi su tutti i canali di comunicazione. E Milano ieri ha salutato la sua icona con bandiere a mezz’asta in piazza Duomo, a Palazzo Marino e anche alla Scala.