Bambine abusate, il maestro pedofilo potrebbe aver colpito anche in altri asili

L’indagato ha prestato servizio di recente come supplente in più strutture alla periferia di Milano. In silenzio davanti al giudice. La Procura: deve rimanere in carcere, potrebbe colpire ancora

Abusi su bambine all'asilo, il maestro orco potrebbe aver colpito anche in altre scuole

Abusi su bambine all'asilo, il maestro orco potrebbe aver colpito anche in altre scuole

MILANO – Il maestro arrestato in flagranza per abusi sessuali su quattro bambine in una scuola materna alla periferia Sud Ovest di Milano, ai confini della città, ha prestato servizio di recente come supplente part time anche in altre due strutture, sempre del Comune, come dipendente di una cooperativa esterna, a sostegno del personale di Palazzo Marino. Scuole in diversi quartieri di Milano, nel settore Nord Ovest della città. Per questo le indagini del nucleo specializzato della polizia locale, coordinate dalla Procura, potrebbero essere solo all’inizio. Le contestazioni riguardano per ora solo gli episodi avvenuti nella materna dove è scattato l’arresto, ma è al vaglio l’ipotesi di altri bambini vittime del presunto pedofilo: gli accertamenti, con tutte le cautele richieste dal caso, si concentreranno quindi anche sui suoi ultimi luoghi di lavoro. La segnalazione alla Procura è arrivata dal Comune di Milano, allertato dagli insegnanti di almeno due strutture insospettiti dall’atteggiamento del collega, che agiva quando si trovava da solo con le bambine, di età compresa tra i quattro e i cinque anni, avvicinandole con il pretesto di un gioco, dopo aver conquistato la loro fiducia. Lo smartphone e il computer del 34enne, che non ha precedenti penali ed è laureato in Scienze dell’Educazione, verranno analizzati: dai primi accertamenti sarebbe emersa la presenza di foto pedopornografiche, e un video forse realizzato nella scuola. Ieri è comparso davanti al gip per l’interrogatorio e ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Il pm Rosaria Stagnaro e il procuratore aggiunto Letizia Mannella hanno chiesto la convalida dell’arresto e la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti del maestro.

L’arresto in flagranza dell’uomo, per il reato di violenza sessuale aggravata, è scattato proprio per proteggere le vittime e fermare gli abusi, documentati nell’arco di 48 ore in un’indagine lampo, grazie alle microcamere installate lo scorso 13 aprile nella struttura. È stata interrogata dal gip anche l’educatrice di 45 anni, che lavorava da quasi 16 in un asilo nido comunale a Milano, arrestata nei giorni scorsi con l’accusa di maltrattamenti aggravati. Violenze che sarebbero state commesse dal 2022 in poi ai danni di almeno dieci bimbi di pochi mesi o meno di un anno o poco più. In quel caso le microcamere piazzate, anche in questa occasione dopo una denuncia arrivata dalla Direzione area servizi dell’infanzia del Comune di Milano e dopo le segnalazioni di altre educatrici, avevano registrato "violenze fisiche e psicologiche" terribili e "quotidiane": grida, insulti volgari, minacce, strattonamenti e in alcuni casi pure "mani e gambe sulla schiena" per impedire ai piccoli "di alzarsi" e per "obbligarli a dormire".

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