Milano – La disgrazia dopo una gita a Lavagna. L’auto con a bordo padre, madre e tre figli cade in mare. Due ora lottano tra la vita e la morte: sono la mamma e il figlio più piccolo, di 6 anni, rimasti nell’abitacolo che in pochi secondi si è riempito d’acqua diventando una trappola mortale. Salvati in extremis, sono stati trasportati d’urgenza in ospedale. Il bimbo è in rianimazione al Gaslini di Genova mentre la mamma è all’ospedale di Lavagna.

Questo, in sintesi, quanto accaduto ieri alla famiglia milanese dopo una giornata al mare. Un giorno di spensieratezza che ha virato verso la tragedia, inaspettatamente. In base a quanto appreso i cinque, che da Milano erano andati a Lavagna per trascorrere una giornata di relax e divertimento sul gommone di alcuni amici, erano appena saliti in auto per tornare a casa, alle 17.20.
Forse per una manovra sbagliata l’auto è finita in acqua: sarebbe stata innestata la prima anziché la retromarcia. Non ci sarebbe stato il tempo di rimediare, perché la macchina è subito piombata nel mare, al porto turistico di Lavagna. In base a quanto ricostruito, il padre e i due figli più grandi, un adolescente di 15 anni e una ragazzina di 12, sono riusciti a uscire da soli dall’abitacolo prima che l’auto finisse completamente sommersa.
Una scena che non è sfuggita ad alcune persone che si trovavano nei paraggi, in particolare a un sub e a due ormeggiatori che sono subito intervenuti per liberare gli altri due componenti della famiglia rimasti all’interno della macchina. Scattato l’allarme, sul posto sono arrivati i mezzi di soccorso sanitario, i vigili del fuoco, i carabinieri e la capitaneria di porto. Quando madre e figlio sono stati estratti dall’auto erano entrambi in arresto cardiaco. Poi sono stati rianimati sul posto e trasferiti a Genova e Lavagna in condizioni critiche. Le indagini sono seguite dalla Capitaneria di porto di Santa Margherita Ligure.
Giornata tragica anche a Monesteroli, tra Riomaggiore e Portovenere, nello Spezzino, dove ha perso la vita un apneista 65enne residente nella provincia di Mantova. Il corpo dell’uomo è stato ritrovato senza vita all’interno di una grotta fra Canneto e Monesteroli. Stava partecipando, insieme ad alcuni amici, ad una battuta di pesca subacquea quando, probabilmente per un malore, non è più riuscito a riemergere. Tra le ipotesi al vaglio della Capitaneria di porto anche quella di un urto proprio contro una delle rocce della grotta. Sarà l’autopsia, disposta dal magistrato di turno, a sciogliere i dubbi.