MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Viale Corsica, barriera anti-siringhe all'asilo: "Non basta, abbiamo paura"

C’è chi propone pattugliamenti costanti, chi la posa di telecamere per scoraggiare le cattive abitudini e pure il potenziamento dell’illuminazione. Altri vorrebbero chiudere la via con cancellate

L'asilo di viale Corsica

Milano, 21 marzo 2017 - E' facile non accorgersi neppure di quella stradina pedonale che da viale Corsica si stacca, seguendo la barriera della ferrovia appena prima del ponte che conduce in viale Forlanini. Se non fosse per mamme, papà e nonni che ogni giorno accompagnano i bambini all’asilo nido e alla scuola dell’infanzia comunale proprio lì accanto, in viale Corsica 94, e per qualche residente che la considera una scorciatoia, i passanti quotidiani si conterebbero sulle dita di una mano o quasi. Esclusi coloro che utilizzano quella striscia di asfalto per «usi alternativi»: per abbandonare immondizia, espletare bisogni fisiologici (in certi punti l’aria è irrespirabile), bere alcol (ovunque si trovano bottiglie svuotate e cocci di vetro) ma anche per drogarsi. Al punto che si vedono siringhe abbandonate proprio tra quella stradina e il giardinetto dell’asilo, nell’intercapedine tra la recinzione esterna e la barriera interna, una protezione «antisiringhe» che tiene quel pattume separato dal prato della scuola dell’infanzia.

Ieri mel primo pomeriggio ne abbiamo contate tre, di siringhe. Accano a vetri, escrementi e rifiuti. Segnalato anche un giro di spaccio che coinvolge adolescenti. «Il problema è da risolvere a monte –  tuonano genitori e nonni –. Perché non è né igienico né decoroso né sicuro avere quell’immondezzaio a pochi metri dal giardino dei piccoli». Tengono a precisare che «Amsa interviene puntualmente, non appena segnaliamo problemi. E anche il personale della scuola è molto attento». Il fatto è che dopo poche ore, si torna punto e a capo. Viavai indesiderati all’esterno e occhi vigili all’interno.

C’è chi propone pattugliamenti costanti, chi la posa di telecamere per scoraggiare le cattive abitudini («ce n’è una, in fondo alla via, ma non sappiamo se funziona», sottolinea una mamma) e pure il potenziamento dell’illuminazione. Altri vorrebbero chiudere la via con delle cancellate. «Basterebbe poco: magari una rete fitta o comunque qualcosa che non permetta di infilarci la spazzatura, perché l’inferriata esterna è larga», scrive Francesca Basili, che si è rivolta al comitato di quartiere Forlanini coordinato da Giuseppe Castro. Maria Pasquini, residente, allarga le braccia: «Passo da quella strada per evitare di fare il giro largo, altrimenti eviterei volentieri. Sembra una latrina, c’è da mettersi le mani nei capelli». Cristina Cavagnino, mamma di un bimbo di 3 anni, sottolinea: «<WC>È<WC1> opportuno prendere provvedimenti. E se qualcuno riuscisse a lanciare una siringa dentro l’asilo?». Maria Teresa Di Dario, mamma di due bimbi, rispettivamente di uno e 5 anni, aggiunge che «l’anno scorso si era corsi ai ripari posizionando un telo fitto lungo la rete interna. Ci vorrebbe più attenzione per la nostra zona». Daniela Negro prosegue: «Una mamma ha postato foto anche sulla nostra pagina Facebook. La via è piccola e stretta, è facile utilizzarla come nascondiglio». Lorena Tasca taglia la testa al toro: «Questa stradina andrebbe chiusa con dei cancelli da una parte e dall’altra».