MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Anziana truffata dalla “fattucchiera“: banda fermata grazie ai postini

I primi a insospettirsi sono stati gli operatori di un ufficio postale notando il "comportamento anomalo" di una correntista, un’anziana...

La polizia di Stato in azione per eseguire le ordinanze di custodia cautelare in carcere e le perquisizioni

La polizia di Stato in azione per eseguire le ordinanze di custodia cautelare in carcere e le perquisizioni

I primi a insospettirsi sono stati gli operatori di un ufficio postale notando il "comportamento anomalo" di una correntista, un’anziana signora, la quale aveva prelevato parecchi soldi a distanza ravvicinata. Da qui la segnalazione alla polizia di Stato e l’avvio delle indagini, dirette dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano, durate più di un anno. Risultato: tre ordinanze di custodia cautelare in carcere e sette decreti di perquisizione a carico di una rete di soggetti accusati di truffa in concorso.

Tutto è partito quando il personale di Poste Italiane ha segnalato l’episodio al Centro operativo per la Sicurezza cibernetica “Lombardia”. E, con le ordinanze, è stato smantellato un gruppo criminale composto perlopiù dai familiari di una sedicente cartomante. La fattucchiera, stando alle indagini, facendo leva sulla grave malattia della figlia dell’anziana, aveva indotto la signora a versare ingenti somme di denaro per "far fronte alle cure mediche"; parte dei soldi confluiva su più conti correnti, alcuni dei quali intestati anche ai parenti della stessa.

Coinvolti nella truffa della cartomante ci sarebbero anche due operai edili, che, dopo aver chiesto all’anziana alcuni pagamenti anticipati per eseguire dei lavori di ristrutturazione, ne simulavano l’esecuzione e, successivamente, facevano perdere le loro tracce. Quindi i lavori non venivano eseguiti e loro sparivano dopo aver incassato il denaro.

Un’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata eseguita a Brindisi da personale della Polizia Postale di Milano, supportata dalla locale Sezione operativa per la Sicurezza cibernetica, mentre gli altri provvedimenti sono stati eseguiti nella provincia di Milano, con l’ausilio del Reparto prevenzione crimine e delle unità cinofile della Questura.

M.V.