Annega nell’Adda a 16 anni. Vani i tentativi di salvarlo

Il ragazzino di Cernusco sul Naviglio trascorreva la giornata con la famiglia e gli amici a Calusco

Annega nell’Adda a 16 anni. Vani i tentativi di salvarlo

Annega nell’Adda a 16 anni. Vani i tentativi di salvarlo

Il primo caldo, la tentazione di un bagno nel fiume. Ma per P.B., sedicenne di origini sudamericane e residente a Cernusco sul Naviglio il tuffo nelle acque dell’Adda è stato senza ritorno. La tragedia ieri, intorno all’ora di pranzo, a Medolago, in territorio bergamasco. Il corpo privo di vita del ragazzino è stato recuperato a tre metri di profondità. Secondo le prime informazioni, la vittima era con la famiglia e un gruppo di amici sulla “spiaggia“ di Medolago, area all’aperto molto frequentata soprattutto nei giorni festivi, e dove già in passato il fiume aveva “inghiottito“ altri bagnanti poco esperti. In tanti, ieri, sedevano sulle sponde. Una bella domenica di maggio, temperature più che primaverili. Un invito al bagno. La dinamica è della tragedia è stata in linea di massima ricostruita. Il 16enne entra in acqua, raggiunge a nuoto la sponda opposta dell’Adda. Ma quando tenta di tornare a riva nella seconda traversata non ce la fa: in quel punto la corrente è forte e pericolosa.

Il ragazzo ha gridato, chiesto aiuto più volte, ma all’improvviso è scomparso sott’acqua, risucchiato dalla corrente che lo ha trascinato giù. Poi è scomparso. Diverse le persone, da entrambe le rive, che hanno cercato di salvare il 16enne tuffandosi in acqua. Tentativi vani, mentre arrivavano veloci i soccorsi. Sul posto i vigili del fuoco di Monza e Milano con una squadra ordinaria, gli specialisti del soccorso acquatico, i sommozzatori e gli aero soccorritori del Reparto volo Lombardia a bordo dell’elicottero Drago 141. Il giovane è stato individuato dall’equipaggio dell’aeromobile nel fiume, all’altezza di Medolago. È stato poco dopo recuperato con la collaborazione degli specialisti fluviali: il suo corpo senza vita era sott’acqua, a circa 3 metri di profondità. Presenti anche i carabinieri della compagnia di Zogno per i rilievi di legge. La salma è stata composta nella camera mortuaria a disposizione dell’autorità giudiziaria, il pm di turno deciderà se far eseguire l’autopsia. Un tragico inizio d’estate rivierasca, in una delle prime domeniche di sole. E ricomincia la triste conta delle vittime dei fiumi, in zona bergamasca, lecchese e sulla sponda milanese. Non ne mancarono l’estate scorsa, diverse le vittime giovanissime. Comuni e forze dell’ordine preparano giri di vite e servizi straordinari di controllo. Nella zona milanese entreranno in azione anche gruppi di guardie giurate. Francesco Donadoni