Morta dopo un bypass gastrico: dalla febbre al coma, le ultime ore di Anna Giugliano

L’insegnante di Oleggio si sente male lo stesso giorno delle dimissioni. Torna in ospedale dieci giorni dopo in condizioni ormai disperate

Anna Giugliano

Anna Giugliano

Milano – Ci sono molti punti sui quali ancora l’inchiesta della procura di Milano dovrà fare luce. La morte di Anna Giugliano, la ragazza di 29 anni, insegnante ad Oleggio, in provincia di Novara, operata all’Humanitas di bypass gastrico, forse poteva essere evitata con una catena di soccorsi più tempestivi. Sarà l’indagine a restituire la verità alla famiglia: la mamma, il papà e le tre sorelle di Anna, difesi dall’avvocato Simone Ciro Giordano.

Anna viene operata all’Humanitas di Rozzano la mattina del 9 marzo. Viene dimessa qualche giorno dopo, in “apparenti“ buone condizioni. Il pomeriggio stesso del giorno delle dimissioni si sente male a casa: una febbre che sale di ora in ora, forti dolori all’addome e un forte senso di nausea. Probabilmente la stessa paziente sottovaluta all’inizio il malessere, collegandolo a un normale stato post operatorio. La giovane insegnante contatta un medico dell’Humanitas per spiegare quanto le sta succedendo. Le sue condizioni, stando a quanto ha spiegato l’avvocato, peggiorano di giorno in giorno, fino a quando il 19 marzo, la mamma di Anna decide di portarla, in auto, al Pronto Soccorso dell’ospedale di Novara, il più vicino, anche su consiglio del medico che la ragazza aveva contattato. 

Dopo l’attesa, a Novara, le dicono che è meglio tornare direttamente all’ospedale in cui è stata operata qualche giorno prima, perché quei medici hanno il quadro più completo e possono capire più velocemente se c’è stato un errore. Così Anna e la mamma si rimettono in auto. Quel giorno ci vorranno circa due ore per arrivare all’Humanitas e Anna arriverà al nosocomio milanese in condizioni disperate. Sarà subito sottoposta a rianimazione e quindi ricoverata in Terapia Intensiva, senza purtroppo riprendere conoscenza, nè riuscire a risolvere la complicata situazione clinica.

La famiglia ha denunciato la vicenda ai carabinieri di Oleggio. La denuncia è arrivata sul tavolo del pm milanese Pasquale Adesso il 25 marzo. Il fascicolo è poi passato per competenza al pool “Ambiente, salute, sicurezza, lavoro" ed assegnata al pm Valentina Mondovì.

Dopo il sequestro della cartella clinica e della documentazione medica, verrà effettuata l’autopsia, il cui esito sarà reso noto nei prossimi giorni dopo il deposito della relazione medica. Scontate le iscrizioni dei medici nel registro degli indagati, a garanzia per effettuare tutti gli accertamenti necessari per capire se Anna Giugliano poteva essere salvata.

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