Anna Giugliano, chi era la ragazza morta dopo l’operazione per perdere peso

Oleggio piange la 28enne scomparsa all’Humanitas. Anna lavorava in una scuola del paese. Lascia papà, mamma e tre sorelle

Anna Giugliano morta all'Humanitas

Anna Giugliano morta all'Humanitas

Aveva solo 28 anni Anna Giugliano, la giovane morta all’ospedale Humanitas undici giorni dopo l’intervento per perdere peso, il bypass gastrico, eseguito sempre nell’ospedale di Rozzano.

Abitava ad Oleggio dove vive anche la sua famiglia: papà, mamma e tre sorelle. I genitori, lo scorso 19 marzo, avevano riaccompagnato la figlia sofferente al pronto soccorso dell’Humanitas: i dolori alla pancia erano lancinanti. La ragazza viene trasferita in terapia intensiva e qui muore lo stesso giorno del ricovero.

Lo sgomento

Al dolore e alla rabbia dei parenti si aggiunge quello di un intero paese, Oleggio, che attende la data dei funerali per salutare Anna. I media locali riferiscono che l’ultimo saluto sarebbe dovuto essere sabato 25 marzo ma c’è stato un rinvio per consentire gli accertamenti del caso dopo la denuncia della famiglia e l’apertura di un fascicolo per omicidio colposo da parte della Procura di Milano.

Il ricordo

Anna Giugliano era molto conosciuta in paese, lavorava in una scuola materna facente parte di un istituto comprensivo che l’ha voluta ricordare con un manifesto funebre.

Tanti i messaggi scritti da amici e conoscenti sui social media in questi giorni per rendere omaggio alla giovane scomparsa. Un’amica ha voluto ricordarla così: “Il tuo sorriso contagioso, la tua innata spontaneità, la tua genuinità, la tua allegria, saranno sempre parte di me... Custodirò gelosamente tra i ricordi, gli infiniti nostri momenti spensierati, le nostre uscite, i nostri lunghi discorsi, le nostre infinite risate... Non riuscirò mai ad accettare la tua perdita, ma sono sicura che da lassù potrai darmi la giusta forza ed essere il mio bellissimo Angelo custode dai riccioli d'oro, che resterà al mio fianco per sempre. Sei stata, Sei e Sarai sempre mia sorella, parte di me e del mio cuore... Buon viaggio "Annarella mia", come ero solita chiamarti e tu mi sorridevi in un secondo”