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La maturità 2025 è iniziata: 77mila studenti lombardi stanno vivendo l’ultimo rito collettivo

Tra ansia e speranza, la prima prova di italiano ha inizio per tutti gli alunni italiani. Domani toccherà alla seconda prova. Come funziona e cosa ci si aspetta

Studenti pronti a iniziare l'esame di maturità al liceo Cattaneo Milano (Ansa/Paolo Salmoirago)

Studenti pronti a iniziare l'esame di maturità al liceo Cattaneo Milano (Ansa/Paolo Salmoirago)

Stamattina alle 8.30 per molti la campanella suonerà in modo diverso dal solito. Per 77.022 studenti lombardi è iniziata la maturità, quella cosa che tecnicamente si chiama “esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione” ma che tutti conoscono semplicemente come l’ultimo ostacolo prima di diventare grandi (si fa per dire).

I numeri della Lombardia rispecchiano l’importanza della regione nel panorama scolastico nazionale: 74.049 candidati interni e 2.973 esterni, con 1.654 commissioni nelle scuole statali e 263 nelle paritarie. Una macchina organizzativa impressionante che oggi ha messo in moto migliaia di professori, bidelli, dirigenti scolastici e ovviamente studenti armati di penne, ansia e speranza.

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La prima prova, quella di italiano che accomuna tutti gli indirizzi di studio, è sempre il momento più carico di simbolismo (ecco una guida su cosa non fare). Si svolge con modalità identiche in tutti gli istituti e ha una durata massima di sei ore, come a voler dire. Il Ministero dell’Istruzione ha preparato sette tracce divise in tre tipologie diverse: due analisi del testo (uno poetico e l’altro in prosa), tre tracce di testo argomentativo e due temi di attualità. È il classico ventaglio di opzioni che dovrebbe accontentare tutti.

Ma la vera peculiarità della maturità sta nel fatto che è ancora, nonostante tutto, un rito collettivo. Mentre il mondo corre verso la personalizzazione di tutto, l’esame di Stato mantiene la sua natura corale: tutti i ragazzi nati nel 2006 (più o meno) che oggi si trovano seduti davanti a un foglio bianco, tutti con la stessa traccia davanti, tutti con lo stesso tempo a disposizione.

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Domani sarà il turno della seconda prova, quella specifica per ogni indirizzo di studio, il che significa che i liceali classici si troveranno alle prese con latino o greco, quelli dello scientifico con matematica, gli studenti degli istituti tecnici con le materie caratterizzanti del loro percorso. È la prova che più di tutte dovrebbe certificare le competenze specifiche acquisite in cinque anni di studio. Terza prova solo per gli indirizzi in cui è prevista, e poi colloquio orale in chiave multidisciplinare: il momento più temuto e al tempo stesso più liberatorio. 

La valutazione finale tiene conto di tutto il percorso: i crediti scolastici accumulati negli ultimi tre anni (fino a 40 punti), i voti delle due prove scritte (fino a 20 punti ciascuna) e del colloquio (fino a 20 punti). Un sistema che premia la costanza ma lascia spazio anche ai colpi di scena dell’ultimo momento. Per questi 77mila ragazzi lombardi, comunque vada, sarà comunque un momento che ricorderanno per sempre. Perché la maturità, al di là di voti e commissioni, rimane soprattutto questo: l’ultimo rito di passaggio collettivo della loro generazione.