Piero
Lotito
Angoli ciechi in città ce ne sono tanti: dagli anfratti di certe vie secondarie alle traverse che finiscono di colpo contro un muro, dentro un prato o un fosso. Angolo cieco, dice la parola, è un luogo dove nulla si vede, perciò pericoloso. E non è detto che si tratti soltanto di un luogo fisso. L’angolo cieco può anche "muoversi", a seconda di come si sposta un camion o un qualsiasi altro mezzo di trasporto. E se quest’area è mobile a ogni svolta, è ovviamente ancora più pericolosa. Ci è toccato familiarizzare con il concetto quando due ciclisti sono stati appunto travolti e uccisi di recente da due mezzi pesanti, e ora sappiamo che presto ai camion non sarà più consentito di entrare nell’area B se sprovvisti di appositi sensori che consentano di ovviare al pericolo. Ma gli angoli ciechi in una grande città come Milano sono migliaia, tutti, allo stesso modo, a rischio di incidenti. Ci riferiamo a ogni incrocio senza semaforo, quelli semplicemente provvisti del segnale di stop e puntualmente occupati da mezzi in sosta fino all’"angolo" che in questo modo impediscono di scorgere chi arriva con precedenza.
I vecchi patentati ricorderanno la regola degli 8 metri, la distanza dall’incrocio entro la quale un tempo era vietato sostare, appunto per non ostacolare la visuale a destra e a sinistra. Bene, questa regola è stata di fatto soppressa: oggi si parcheggia fino all’ultimo centimetro utile e anche oltre, letteralmente accecando i guidatori in procinto di attraversare l’incrocio. Gli incidenti dovuti a questa silenziosa soppressione sono quotidiani, gravi e diffusi. La polizia locale interviene, fa i suoi rilievi e sgombera il campo: com’è ovvio, chi non ha osservato la precedenza, paga. Mai però viene addebitato in concausa il sinistro a chi, lasciando il proprio mezzo a filo di incrocio, ha impedito di adocchiare i veicoli in arrivo. L’articolo 158 del nuovo codice della strada (interessante notare come il codice sia sempre "nuovo") dispone il divieto di sostare in città a meno di 5 metri da un incrocio. Devono esserci deroghe importanti, se viene disatteso in centro come in periferia, creando "angoli ciechi" che più ciechi non si può.
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