Ambrogini d'oro 2016, un premio a 'Due mani in più'

Il progetto di consegna della spesa a domicilio compie 15 anni e festeggia con la benemerenza civica

La consegna delle benemerenze milanesi al Dal Verme

La consegna delle benemerenze milanesi al Dal Verme

Milano, 7 dicembre 2016 – “Prezioso progetto di sostegno alle persone più fragili che da quindici anni, grazie allo sforzo di diverse realtà di volontariato, soccorre nella quotidianità chi, a causa dell’età o della malattia, non può lasciare il proprio domicilio”. Con questa motivazione il Comune di Milano ha consegnato l’attestato di benemerenza civica ai responsabili del progetto “Due mani in più”, il servizio gratuito di consegna della spesa a domicilio nato nel 2002 dall’incontro fra Coop Lombardia e Caritas.

“Anziani e malati vengono aiutati nelle più elementari attività – si legge nella motivazione -, come fare la spesa, e i volontari registrano le necessità di oggetti personali che poi vengono consegnati a casa dei bisognosi. Entrando in contatto diretto con le persone, il progetto colma il vuoto diretto della solitudine, fornendo informazioni sulla rete dei servizi presenti sul territorio, accompagnando chi ha bisogno per visite mediche o fornendo risposte ad esigenze domestiche e sanitarie”. Il premio, consegnato al Teatro Dal Verme dal sindaco Giuseppe Sala nel giorno degli Ambrogini d'Oro (LEGGI), è stato ritirato da Alfredo De Bellis, vicepresidente di Coop Lombardia, e da Giovanni Luzzi, coordinatore del progetto “Due mani in più”.

“Ringraziamo chi ha scelto di premiare questo progetto con la benemerenza civica – ha commentato De Bellis – la soddisfazione è immensa. E soprattutto ringraziamo chi in questi 15 anni ha portato avanti il servizio, i soci, i dipendenti, i volontari, Caritas, Auser e le altre associazioni partner. Abbiamo fatto da apripista, negli anni altri ci hanno copiato sull’aspetto importante della consegna della spesa a domicilio, ma non hanno potuto copiare il valore aggiunto dato dai volontari, che creano legami quando la rete di affetti viene meno. ‘Due mani’ in più è soprattutto questo, un progetto di inclusione sociale”.

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