DIEGO VINCENTI
Cronaca

Alla ricerca di un tempo comune (che sia il presente)

Forse il futuro è troppo complesso da immaginare. Un qualche tipo di inferno è sempre nascosto dietro l’angolo. Si...

Una scena di “The Barnard Loop“ della compagnia Dispensa Barzotti, finalista al premio In-Box 2024, che debutta giovedì a Hors

Una scena di “The Barnard Loop“ della compagnia Dispensa Barzotti, finalista al premio In-Box 2024, che debutta giovedì a Hors

Forse il futuro è troppo complesso da immaginare. Un qualche tipo di inferno è sempre nascosto dietro l’angolo. Si impara da piccoli. E allora meglio ragionare un passetto alla volta. Tirare fuori la cassetta degli attrezzi per provare a "Inventare il presente", che è il tema della nona edizione del Festival Hors al Litta, da lunedì a sabato in corso Magenta. Appuntamento ormai classico d’inizio stagione, organizzato da Mtm, Manifatture teatrali milanesi, con la direzione di Stefano Cordella e Filippo Renda. Una casa dedicata al teatro indipendente, alle irrequietezze dei processi creativi, al dialogo per artiste e artisti rigorosamente under 35. Chiamati quest’anno a un gesto politico, per nulla astratto: "Dare forma a un tempo comune attraverso i linguaggi della scena". Obiettivo ambizioso. Ma a volte il senso passa dal gettare dei semi. Affidarsi all’agire. Qui attraverso un programma di spettacoli, laboratori gratuiti, incontri e una certa voglia di stare insieme. Anche se sono un po’ cambiati gli equilibri interni ad Hors.

Solo due spettacoli in cartellone, scelta abbastanza anomala rispetto alle edizioni precedenti. Mentre aumentano i laboratori gratuiti, condotti da Michele Altamura (Compagnia Vico Quarto Mazzini), Alice Sinigaglia, Filippo Renda e Alessandra Ventrella con un approfondimento sul teatro di figura, una novità. Due invece i titoli. Giovedì 25 il debutto milanese di “The Barnard Loop“ della compagnia Dispensa Barzotti, finalista del premio In-Box 2024. Diretto da Ventrella e scritto insieme a Rocco Manfredi. Un viaggio onirico che va a comporre un ritratto intimo delle fragilità umane. Il giorno dopo arriva in scena “Concerto fetido su quattro zampe“ di e con Alice e Davide Sinigaglia, una produzione degli Scarti in bilico fra un curioso concerto e la confessione animalesca. In cerca di una ferocia perduta. Forse l’unica salvezza di fronte al definitivo addomesticarsi. Entrambe le sere si comincia alle 20.30. Biglietto unico a 10 euro. Mentre sabato, come d’abitudine, si chiude con una grande festa nel Cortile dell’Orologio del Teatro Litta. Ballando grazie a un dj-set firmato da Sofia T & Filippo Renda.Diego Vincenti