
Milano – Alessandra Sorcinelli, una delle due olgettine “sfrattate” dalla villa di Bernareggio concessale da Silvio Berlusconi, farà causa agli eredi dell’ex premier scomparso il 12 giugno scorso. Lo ha annunciato lei stessa in un’intervista al Corriere della Sera.
Sorcinelli, così come Barbara Guerra, aveva ricevuto un mese fa la lettera di sfratto da parte dell’immobiliare Dueville, che gestisce le case, in cui veniva spiegato che il contratto in comodato d'uso si è estinto con la scomparsa di Berlusconi.
Le due sostengono invece che la residenza “È un dono e fa parte di un accordo risarcitorio dopo una lunga e virtuosa frequentazione” con l’ex leader di Forza Italia. Per dare forza a questa tesi Guerra ha anche diffuso l'audio di un colloquio del 2015 in cui il Cavaliare spiega che in quel momento non può intestarle la casa perché sarebbe “corruzione”. Salvo poi assicurare: “Te lo giuro sui miei figli. Il comodato subito e appena finisce il processo te la intesto”.
Sorcinelli invece ha deciso di andare oltre: “Quando mi è arrivata la raccomandata con cui mi si chiedeva di individuare una data per la restituzione dell’immobile – ha spiegato al Corriere – ho subito chiesto al mio avvocato Luigi Liguori di avviare una causa nei confronti della famiglia Berlusconi. Il comodato risale al 2015 e non ha scadenza. In ogni caso, per un eventuale rilascio è previsto un preavviso di un anno, non di andare via in un paio di mesi. Si trattava di un atto che rientra nell’accordo risarcitorio che il Presidente aveva fatto firmare sia a me che a Barbara Guerra che prevede anche una somma di denaro per i danni che abbiamo subito”. Somma che la stessa Sorcinelli sostiene di essere di circa 3 milioni di euro.
La donna ha poi spiegato di non aver mai avuto “rapporti con i figli del Presidente, mi chiedevo se avrebbero rispettato il volere del padre, se avrebbero affrontato le cose analizzandole in maniera specifica, come la condizione nella quale si trovano oggi persone che per 12 anni sono state coperte di fango sui giornali”.
Parlando ancora dei figli di Berlusconi, Sorcinelli aggiunge: “Se sono stati davvero loro ad aver preso la decisione di revocare il comodato d’uso, penso che non stiano rispettando il volere di una persona che non c’è più. Quando una persona scompare, con l’eredità lascia anche cose rimaste insolute che gli eredi devono sistemare. Fossi io figlia, mi chiederei cosa volesse fare mio padre. Mi aspetto che i figli vogliano chiudere questa vicenda senza lasciare persone frustrate e arrabbiate, costrette a fare causa per tutelare i propri diritti”.
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