Alessandro Dall’Ò morto facendo canyoning: la passione per le attività outdoor e il lavoro da architetto

Chi era il 33enne milanese deceduto nel torrente Esino, risucchiato da un mulinello all’orrido di Vezio

Alessandro Dall’Ò

Alessandro Dall’Ò

Corsico (Milano) – Non era un semplice appassionato ma un istruttore, Alessandro Dall’Ò, il 33enne milanese morto oggi mentre faceva canyoning nel torrente Esino, in territorio comunale di Perledo, nel Lecchese. 

Faceva parte dell’Associazione italiana guide canyon (Aigc), l’unico ente ufficiale di professionisti della pratica sportiva, chiamata anche torrentismo nella versione italiana, che si occupa di formare una figura competente nell’ambito dell’accompagnamento in canyon (forra). Stava affrontando il tratto dell’orrido di Vezio, un classico tra i percorsi lombardi del canyoning. 

Alessandro è però rimasto intrappolato in un mulinello che lo ha inesorabilmente risucchiato, annegandolo. La sua passione per il canyoning, così come quella per l’arrampicata, è ampiamente documentata sui social. Sulla sua pagina Instagram ma anche su un apposito canale Youtube, dove Alessandro postava i video delle sue imprese su roccia e in torrente. 

Il torrentismo e in generale le attività outdoor come passione, l’architettura come lavoro. Milanese di Corsico, 33 anni compiuti lo scordo aprile. Alessandro Dall’Ò si era laureato al Politecnico di Milano e lavorava alla OperArch srl, impresa brianzola attiva in campo edilizio.