Perledo (Lecco), 18 maggio 2024 – Un milanese di 33 anni stava praticando canyoning, quando si è ribaltato ed è finito nelle rapide del corso d’acqua, rimanendo imprigionato in un mulinello per parecchi minuti.
![I soccorsi al canoista caduto nelle rapide del torrente Esino](https://www.ilgiorno.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/Y2I5OGY0ODItNTg1Mi00/1/i-soccorsi-al-canoista-caduto-nelle-rapide-del-torrente-esino.webp?f=3%3A2&q=1&w=1560)
L'incidente è successo nel torrente Esino a Perledo. Le sue condizioni sono fin da subito apparse disperate. I primi a lanciare l'allarme sono stati altri torrentisti come lui lo hanno visto e sono riusciti a fatica a tirarlo fuori dall'acqua, perché era in un punto poco accessibile, in una gola particolarmente stretta, dove la corrente è molto forte.
![La gola del Torrente Esino dove il canoista di 33 anni è rimasto inghiottito](https://www.ilgiorno.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/OGQyMmE5OGUtNmNkMy00/0/la-gola-del-torrente-esino-dove-il-canoista-di-33-anni-e-rimasto-inghiottito.webp?f=16%3A9&q=1&w=1560)
Era incosciente, il suo cuore non batteva più e nemmeno respirava. Per soccorrerlo sono stati mobilitati in forze i sanitari di Areu, i soccorritori dell'eliambulanza di Como, i tecnici volontari del Soccorso alpino della stazione di Valsassina e Valvarrone, i vigili del fuoco del Saf specialisti in interventi speleo alpino fluviali e i volontari soccorritori del Soccorso bellanese.
I sanitari lo hanno rianimato a lungo sul greto del fiume, provando a stabilizzare i suoi parametri, per poi trasferirlo in ospedale dove però è morto poche ore dopo.