Milano, 23 novembre 2024 – Alessandro Basciano è stato scarcerato. La gip di Milano Anna Magelli ha revocato ogni misura cautelare per il dj e influencer che era stato portato in carcere la sera di giovedì 21 novembre con l’accusa di stalking ai danni della ex compagna e madre di sua figlia Sophie Codegoni, su ordine della stessa giudice. Lo fa sapere il suo avvocato Leonardo D'Erasmo.
"Sto alla grande, non ho fatto niente – sono state le sue prima parole fuori da San Vittore – . Dirò la verità su quello che ho passato per un anno intero”.
“È molto turbato”
La liberazione del 35enne arriva a poche ore dall'interrogatorio di garanzia, durato quasi tre ore all’interno del carcere di San Vittore. Nel confronto con il giudice Basciano e il suo legale avrebbero portato elementi che avrebbero smontato l'impianto accusatorio. L’uomo si era dichiarato “sorpreso di essere in questa situazione”, estraneo ai fatti che gli sono contestati e “turbato”. Dopo la decisione della gip Magelli, il legale ha anche commentato: “Adesso riabilitiamo questo ragazzo''. "Il mio assistito è stato utilizzato come capro espiatorio per qualcosa che non ha commesso ed è molto turbato – ha detto all'uscita del carcere di San Vittore il legale -. Ha risposto per tre ore al magistrato, ha dato la sua versione e le prove sui fatti e sono fiducioso che presto avremo novità importanti su questo caso".
Alessandro Basciano, influencer di 35 anni, come detto è stato arrestato per stalking a Milano dopo la denuncia della sua compagna, Sophie Codegoni, influencer e modella di 23 anni. Secondo D’Erasmo, “questo ragazzo è stato ucciso dalla stampa, è stato già fatto un processo mediatico, come accade in questi casi''.
"Ho solo un carattere di m...”
Al gip Magelli Basciano avrebbe detto: "Ho un carattere di m... ma non sono uno stalker". "Sono impulsivo e non dico di essere un angelo - ha affermato l'influencer, secondo quanto riferito dal suo legale Leonardo D'Erasmo - ma non farei del male a nessuno e non ho mai proferito minacce di morte".
La scarcerazione
Poi, nel pomeriggio, è arrivata la decisione di revocare ogni misura cautelare. La ''gravità del quadro indiziario'' - sottolinea la gip nelle due pagine di ordinanza, di cui l'Adnkronos è venuta in possesso- ''è presupposto indefettibile ai fini dell'applicazione di una qualsivoglia misura cautelare''. E, sempre secondo la gip, "è venuto meno il requisito della gravità” nei comportamenti di Alessandro Basciano nei confronti della ex Sophie Codegoni.
“Avevo detto stamani che ci sarebbero state novità clamorose - ha detto D'Erasmo - ma era giusto aspettare la formalizzazione degli atti". Secondo quanto riferito dal legale, Basciano ha fornito tutta una serie di elementi derivanti da screenshot di messaggi, social e lettere, che, a suo dire, cambierebbero lo scenario. Tra essi un messaggio dell'11 novembre, inviato dalla compagna, che configurerebbe scenari molto diversi da quelli denunciati due giorni dopo, il 13 novembre, e un regalo molto costoso, una borsa di Chanel, accettata in un contesto che secondo la difesa "non lascerebbe dubbi". Di fronte alla ricostruzione di Basciano fatta nel corso dell'interrogatorio di garanzia, stamani, nel carcere milanese di San Vittore, il gip ha "coerentemente - ha aggiunto D'Erasmo - e con grande professionalità" rivisto i suoi provvedimenti.
Le motivazioni
Tra gli stralci del provvedimento del gip, Anna Magelli, secondo quanto si è appreso si fa riferimento a una serie di discrepanze: prima fra tutte l'omissione della remissione reciproca di due rispettive querele; poi le ricostruzioni degli avvenimenti pubblici, fortemente ridimensionate. Come nel caso della presunta aggressione stradale a due amici di lei: "Basciano ha dato due pugni sì, ma sul cofano della macchina, non ha toccato nessuno - ha precisato il legale di lui, Leonardo D'Erasmo - scrivendo poi una lettera di scuse e chiedendo il preventivo per eventuali danni arrecati". Tra i fatti citati, il regalo di una borsa di Chanel da 8mila euro a seguito della quale sarebbe poi giunta una lettera di Basciano che la compagna avrebbe fotografato e rispedito a lui "con parole di apprezzamento e sentimento" l'11 novembre, due giorni prima della denuncia. E che il 13 novembre, giorno dell'atto giudiziario "Basciano con la compagna e la madre di lei si sarebbero recati a fare la spesa, insieme, all'Esselunga aiutandosi reciprocamente". Un clima, in sostanza, secondo la difesa, ben diverso dallo stalking.
Sempre nel provvedimento si sottolinea come ''nel corso della relazione tra i due vi siano state delle condotte da parte di Basciano connotate da scompostezza verbale e da espressioni irriguardose'', ma non si può non tener conto della remissione della querela di cui Codegoni aveva taciuto. Un elemento che, insieme agli altri presentati dalla difesa di Basciano, ''impongono approfondimenti investigativi'', al fine di ''riscontrare la versione difensiva oggi fornita dallo stesso Basciano''.
Le parole di Sophie: “Speravo in un cambiamento”
In mattinata, via social, erano arrivate le parole della presunta vittima del 35enne, Sophie Codegoni che aveva affidato il suo sfogo a una storia su Instagram: “Non ho potuto fare diversamente – ha scritto la modella e influencer 23enne – . Ho lottato contro me stessa, contro il dolore e la paura. Ho a lungo sperato in un cambiamento, ma mi sbagliavo e ammetterlo è straziante. Ho dovuto proteggere me, nostra figlia e le persone che amo. Dicono che ci voglia coraggio ma io non mi sento coraggiosa, mi sento semplicemente una donna e una madre che ha fatto quello che era purtroppo necessario, anche quando avrebbe voluto solo chiudere gli occhi e sperare che tutto si aggiustasse da solo”.
Poi la giovane spiega di essere convinta di aver fatto la scelta giusta. “In mezzo a questo caos mi rimane la consapevolezza di aver avuto la forza, di scegliere il giusto, di mettere al primo posto la sicurezza e la serenità mia e della mia famiglia. Adesso devo andare avanti, fare la mamma, continuare a lavorare, ritrovare me stessa un passo alla volta, con la speranza che un giorno tutto questo possa restare solo un ricordo lontano”.