Alberto Genovese, nuova condanna: un anno e tre mesi per un’altra tentata violenza sessuale

Milano, l'ex imprenditore è già stato condannato definitivamente a 6 anni e 11 mesi per aver drogato e violentato due ragazze. Le motivazioni arriveranno fra 90 giorni

L'imprenditore milanese Alberto Genovese

L'imprenditore milanese Alberto Genovese

Milano, 9 luglio 2024 –  Nuova condanna per Alberto Genovese. Questa mattina, al termine del processo con rito abbreviato celebrato davanti al Gup Chiara Valori, l’imrenditore è stato condannato a 1 anno e 3 mesi, in continuazione con la vecchia condanna, per una tentata violenza sessuale. Il tentato stupro sarebbe avvenuto il 25 febbraio 2020,.

L'ex fondatore di Facile.it è stato invece assolto da altre due accuse di violenza sessuale, sulla stessa donna, perché il fatto non sussiste.

In questo secondo processo, Genovese è però stato ritenuto responsabile, oltre che per la tentata violenza, di intralcio alla giustizia - avrebbe offerto denaro alla 18enne per ritrattare le accuse dopo la denuncia che, poi, nel novembre 2020, portò al suo arresto - e di detenzione di materiale pedopornografico, imputazione che riguarda una cartella chiamata «La Bibbia 3.0» nella quale la Polizia postale trovò immagini di minori.

Assieme a Genovese sono stati condannati anche la sua ex fidanzata, Sarah Borruso, ritenuta complice solo nell'episodio di tentata violenza sessuale, e Daniele Leali il suo ex amico e dj dei festini di 'Terrazza Sentimento’ Quest'ultimo, è accusato pure lui di intralcio alla giustizia, e in più di cessione di cocaina: le pene inflitte sono state rispettivamente un anno alla prima (con possibilità di una pena sostitutiva) e 5 anni al secondo.

I pm Rosaria Stagnaro e Paolo Filippini titolari delle indagini condotte dalla Squadra Mobile, anche con il coordinamento dell'aggiunto Letizia Mannella, avevano chiesto per Genovese 3 anni e 4 mesi e 20 giorni (pena che teneva conto anche dei risarcimenti alle vittime), per l'allora sua compagna 3 anni e per Leali 5 anni di carcere.

Il gup, a differenza dei pubblici ministeri, non ha ritenuto quindi l'ex imprenditore responsabile in concorso con Borruso di più episodi di violenza sessuale che sarebbero avvenuti tra il marzo 2019 e l' ottobre 2020 nei confronti di una modella 22enne che lo aveva denunciato. Nei confronti della ragazza sono stati trasmessi gli atti in Procura per il reato di calunnia in seguito all'assoluzione "perché il fatto non sussiste”.

Si chiude così, in modo inaspettato per Genovese - tant'è che in aula ha pianto - l'ennesimo processo per l'ex creatore di start up digitali che sta scontando la pena definitiva in carcere (era stato condannato a 6 anni e 11 mesi per aver drogato e violentato due ragazze) dopo che, lo scorso ottobre, il Tribunale di Sorveglianza ha respinto un'istanza di affidamento terapeutico.

Le motivazioni della sentenza saranno depositate in 90 giorni.È una persona diversa, che sta compiendo un percorso molto molto approfondito - ha commentato il difensore Salvatore Scuto - e che ormai ha lasciato dietro di sé quel brutto momento che ha attraversato”.