ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Alberi e laghetto, l’oasi ecologica è rifiorita

Mappata nelle cartografie, già al tempo della battaglia dei Giganti, come "bosco con aree umide" lungo il Lambro, poi...

Mappata nelle cartografie, già al tempo della battaglia dei Giganti, come "bosco con aree umide" lungo il Lambro, poi...

Mappata nelle cartografie, già al tempo della battaglia dei Giganti, come "bosco con aree umide" lungo il Lambro, poi...

Mappata nelle cartografie, già al tempo della battaglia dei Giganti, come "bosco con aree umide" lungo il Lambro, poi progressivamente ridotta per fare spazio all’attività agricola, rinasce oggi l’oasi ecologica del Maresco-Pontile, un’area verde di circa un ettaro accanto al depuratore di San Giuliano, al confine con Mediglia, con accesso da via Cascina Folla. La zona è stata riqualificata dal Wwf nell’ambito della campagna Ri-party-Amo, col sostegno di Intesa San Paolo e Jova beach party, nonché la collaborazione del gruppo Cap. Nel pomeriggio di ieri l’inaugurazione del sito, con taglio del nastro e visita guidata, alla presenza delle autorità locali, del presidente del Parco Sud Daniele Del Ben e degli esponenti di Wwf e gruppo Cap. Presenti anche funzionari, tecnici e volontari che hanno contribuito alla realizzazione del progetto.

Con l’obiettivo di riportare l’area alle sue sembianze originarie, attraverso un rimodellamento del terreno vi è stato creato un laghetto, mentre la piantumazione di alberi e arbusti ha permesso un generale rimboschimento. Grazie alla presenza di un sentiero naturalistico e un’aula didattica all’aperto, la zona si presta ad ospitare scolaresche e amanti del verde, che potranno vivere un’esperienza immersiva, di contatto con la flora e la fauna tipiche degli ambienti umidi.

"In questo modo è stato ripristinato uno scrigno di biodiversità lungo il fiume, un ecosistema semi-acquatico dove i singoli elementi sono in equilibrio tra loro - commenta Giorgio Bianchini, presidente del Wwf Martesana e Sud Milano -. Un contesto prezioso anche per contrastare i cambiamenti climatici e le isole di calore. Una risorsa in più per San Giuliano e l’intero Sud Milano".

A.Z.