
Il presidio davanti ai resti dei 18 tigli già abbattuti
San Donato Mianese (Milano) - Un nutrito drappello di ambientalisti delle associazioni Salviamo il Pratone, Greensando e Wwf si è riunito in presidio davanti ai resti dei 18 tigli abbattuti in via De Gasperi per chiedere con forza all’Amministrazione comunale di ripensare al progetto e salvare le piante rimanenti.

Sono 75 gli alberi di oltre 50 anni di vita su cui caleranno le ruspe per fare spazio alle misure compensatorie viabilistiche previste dalla costruzione del VI Palazzo uffici di Eni, comprendenti 5 rotonde di cui 3 ancora in fase di costruzione. "L’impatto visivo non può lasciare indifferenti – ha ammesso il sindaco Andrea Checchi - ma come in tutti gli importanti interventi urbanistici lo sguardo deve spingersi oltre e andare a ricercare una visione in prospettiva. Al nostro insediamento l’operazione urbanistica era già stata perfezionata, ma gli alberi tagliati verranno sostituiti da 240 nuove piante che, come abbiamo imposto, saranno della stessa classe di grandezza dei tigli che andranno a sostituire".
Saranno dunque in tutto 240 i nuovi alberi che andranno a ripristinare il filare lungo viale De Gasperi, correranno ai lati del nuovo tratto di strada che unirà il vialone a via Battisti e andranno a colmare i vuoti delle aree verdi presenti nelle circostanti vie Fabiani, Fermi, Caviaga e Bordolano.
Gli ambientalisti però non ci stanno: "I tigli di via De Gasperi sono alberi storici – hanno dichiarato -, parte integrante del quartiere di Metanopoli. Sembra una beffa che vengano abbattuti da Eni come opere compensatorie, teoricamente a favore dei cittadini, per permettere la costruzione di nuovi palazzi, quindi un’ulteriore urbanizzazione che nei fatti depreda il territorio anziché salvaguardarlo". L’Amministrazione, a loro avviso, non ha fatto abbastanza per evitare lo scempio e ora chiedono con forza che i lavori di abbattimento si fermino e vengano trovate soluzioni alternative.
A dare manforte alla loro protesta sono intervenute anche le Signore degli Alberi, volti simbolo del comitato La voce degli alberi che, a Peschiera Borromeo, dopo una strenua battaglia ha impedito l’abbattimento di 230 pioppi cipressini in via Galvani.