
Gabriele Granata ha perso un occhio dopo essere stato aggredito da una banda di ragazzini
"Sono a casa con la mia famiglia e questa è la cosa più importante. Ora spero che i carabinieri individuino chi mi ha ridotto così". Gabriele Granata, che ha perso un occhio dopo essere stato aggredito da una banda di ragazzini lo scorso mercoledì in via Europa a San Donato Milanese, sta cercando di riconquistare a poco a poco la normalità. "Non sarà facile", dice il 38enne, padre di due figli, una bimba di 5 anni e il fratellino di 4.
"Durante il giorno mi sento più sereno, anche grazie agli amici che mi vengono a trovare, mi confortano e mi fanno pensare ad altro. La sera mi sento più triste". Come in un film rivede quello che gli è capitato, "la discussione fuori dalla farmacia (di via Europa, a San Donato, ndr), semplicemente perché l’amico che era con me ha invitato quei ragazzi a non urlare. Poi il pugno che mi è arrivato in pieno viso. Mi hanno accerchiato in sei, erano tutti giovanissimi, italiani, qualcuno credo anche minorenne".
Non ha capito subito la gravità della situazione ma una volta in ospedale si è trovato a fare i conti con una diagnosi terribile: "Scoppio del bulbo dell’occhio destro". L’amico che era con lui l’ha accompagnato al Policlinico San Donato a piedi, "poi mi hanno mandato al Galeazzi e infine al Fatebenefratelli, dove sono stato ricoverato il 31 gennaio. Sapevo già di aver perso la vista dall’occhio destro". Ha affrontato un’operazione ed è stato dimesso domenica.
La sera, i carabinieri di San Donato l’hanno raggiunto a casa per raccogliere la sua denuncia. Intanto, Granata e la moglie si erano già rivolti a un legale: "Voglio giustizia", ripete il 38enne. I carabinieri, intanto, sono al lavoro per analizzare i filmati delle telecamere di sorveglianza dei negozi della zona che potrebbero aver ripreso l’azione o comunque il gruppo di aggressori.