
Il tragico incidente a San Donato nel 2021
Milano – La relazione d’inchiesta finale resa nota dall’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) relativa all’incidente aereo, a San Donato, in cui perse la vita il magnate romeno Dan Petrescu, insieme ad altre otto persone, ha confermato quanto nel 2022 era risultato dagli accertamento effettuati in Canada sul motore del velivolo. Secondo entrambe le ricostruzioni gli ultimi minuti del volo, prima dello schianto, non sarebbero stati gestibili da parte del pilota che avrebbe perso definitivamente il controllo dell’aereo senza riuscire più a raddrizzare la rotta.
Nell’incidente aereo del 7 ottobre del 2021 persero la vita otto persone, tra cui un bimbo di due anni. Ai comandi dell’aereo l’imprenditore romeno Dan Petrescu, uno degli uomini più ricchi della Romania con un patrimonio stimato in 3 miliardi di euro. Con lui a bordo dell’aereo c’era anche la sua famiglia: la moglie Regina Dorotea Balzat Petrescu di 65 anni con cittadinanza francese e il figlio di 30 anni, Dan Stefan, nato a Monaco di Baviera. Le altre vittime erano amici di famiglia: l’italiano Filippo Nascimbene, di 32 anni e originario del Pavese, la moglie Claire Alexandrescou, cittadina francese, e il figlio di appena due anni Raphael. Infine la nonna del piccolo, Miruna Anca Wanda Lozinschi, e un amico del figlio dell’imprenditore, il canadese Julien Brossard. Tutta la comitiva era partita da Milano con direzione Olbia: in Sardegna li attendeva la madre dell’imprenditore.
La relazione definitiva chiude il cerchio dell’inchiesta di cui si sta occupando da tre anni la procura di Milano che ora avrà tutti gli elementi per l’avviso di chiusura indagini. Il documento dell’Ansv, unito a quello che ha già in mano la procura di Milano, frutto di trev perizie, dovrà poi essere riportato nella chiusura del fascicolo. Gli atti della procura milanese con i risultati della perizia saranno poi comunicati alla Romania e alla Francia, perché una donna era cittadina francese. Trattandosi di errore umano, alla fine il risarcimento arriverà dal patrimonio personale del magnate e dalle sue assicurazioni. Diverso sarebbe stato se l’incidente fosse stato causato da un guasto tecnico. Sul fronte eredità invece, l’inica erede era la madre di Petrescu, di 96 anni, venuta a mancare a gennaio di quest’anno. A febbraio, intanto in Romania, a Bucarest, è iniziata la causa civile per l’eredità. Ed è iniziata anche la corsa di alcuni manager delle aziende di Petrescu, che ritengono di averne diritto ad una quota, in particolare una donna, per anni braccio destro dell’imprenditore.