VALENTINA BERTUCCIO
Cronaca

Addio ad Angelo Stoppani. Il re della gastronomia iniziò come garzone e con i fratelli creò Peck

É morto a 86 anni, i funerali saranno domani alle 11 in via Torino. Era arrivato a 17 anni da Corticelle Pieve, una frazione del Bresciano .

Addio ad Angelo Stoppani. Il re della gastronomia iniziò come garzone  e con i fratelli creò Peck

Addio ad Angelo Stoppani. Il re della gastronomia iniziò come garzone e con i fratelli creò Peck

D’Angelo

Se Peck oggi è quello che è lo si deve, per uno scherzo del destino, a un sacerdote bresciano degli anni ’50. Zio di un ragazzino destinato al lavoro di fatica, sconsiglia l’assunzione alla fabbrica Oem: “Altrimenti inizia a bestemmiare”. Quel ragazzino era Angelo Stoppani, il “papà” di Peck, il “cervelé di sciuri” famoso nel mondo. Stoppani è morto ieri a 86 anni. I funerali saranno domani alle 11, a Santa Maria presso San Satiro in via Torino. Dei quattro fratelli Stoppani (su sette) che hanno fatto la storia di Peck è rimasto solo Lino. Remo è mancato nel 2017, Mario nel 2021. E ora il maggiore, quello che ha trascinato tutti loro da Corticelle Pieve a via Spadari. Angelo se n’è andato poco dopo Natale: l’ha passato in un letto d’ospedale, lui che negli anni d’oro si chiudeva in negozio ai Morti e ne usciva il 25 sera. Ma seguiamo il filo dei ricordi di Lino. "Nelle nostre zone, i ragazzi avevano due strade: lavorare nei campi o in fabbrica". Scartata la seconda per motivi di blasfemia, si decide di mandare Angelo a bottega da un salumiere di Brescia, non meno avvezzo agli improperi. "Ogni giorno 12 chilometri in bici. La sera la mamma gli lavava l’unica camicia bianca". A 17 anni lui e Mario (15), partono per Milano. È il ‘56. Angelo ha le scarpe sporche, ma ha voglia di riscatto. Due anni dopo i fratelli acquistano il primo negozio.

Raccontava che firmarono così tante cambiali da tappezzare l’autostrada Milano-Brescia andata e ritorno per quattro corsie". Intanto arriva anche Remo. Nel 1970 la seconda sliding door della vita di Angelo: i fratelli Grazioli propongono agli Stoppani di comprare Peck. Inizia l’epopea: le esportazioni, le aperture nel mondo. Da Peck compra l’alta borghesia, ma anche l’uomo comune. "Sotto Capodanno vendevamo quintali di cotechini e zamponi a prezzi vantaggiosi. Umberto Agnelli comprava il cotechino da Peck. Certo, se volevi il caviale... I nostri clienti erano esigenti ma competenti. Come il dottor Tagliabue, petroliere, che distingueva il lesso fatto con bovino femmina o maschio". Nell’80 arriva pure Lino, laureato in economia: "Mio fratello aveva la quarta elementare ma capiva di numeri più di me". Angelo anticipa i tempi, ammortizza i colpi, sempre investendo, convinto che “le imprese ricche fanno famiglie ricche e non viceversa”. L’Angelo, arrivato a Milano con le scarpe sporche, nel 2003 diventa Cavaliere del lavoro. Sarà seppellito nella cappella di famiglia dove tutto è iniziato, grazie a un prete un po’ bacchettone.